NEW YORK/FRANCOFORTE (Reuters) - Deutsche Bank ha annunciato di aver raggiunto un accordo transattivo con il Dipartimento della Giustizia statunitense per mettere fine, dietro il pagamento di 7,2 miliardi di dollari, a un contenzioso sulla vendita di titoli rischiosi con sottostanti mutui ipotecari "subprime" nel periodo precedente alla crisi finanziaria del 2008.
A Francoforte il titolo della banca ha aperto in rialzo di circa il 4%. Le quotazioni avevano sofferto a settembre dopo che il Dipartimento di Giustizia aveva chiesto una somma quasi doppia.
Nel dettaglio l'accordo prevede che Deutsche Bank paghi una sanzione di 3,1 miliardi e finanzi 4,1 miliardi per misure che possano andare incontro ai clienti.
La banca ha tuttavia sottolineato che non c'è sicurezza che un accordo finale tra le parti sia raggiunto.
Una fonte vicina alla banca ha spiegato che Deutsche Bank non progetta un aumento di capitale per coprire la transazione e che l'istituto si aspetta che l'accordo venga concluso all'inizio del 2017, prima che si insedi il futuro presidente Donald Trump.
Deutsche si aspetta di registrare un costo pre-tasse di circa 1,17 miliardi di dollari nel quarto trimestre relativamente alla pena pecuniaria, si legge nella nota.
Ieri il Dipartimento di Giustizia ha citato in causa Barclays (LON:BARC) con accuse simili, dopo aver raggiunto accordi per 46 miliardi di dollari con le banche Usa lo scorso anno.
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