Investing.com - Il prezzo del greggio è in calo negli scambi ridotti di questo giovedì in vista della fine dell’anno. Il greggio con consegna a febbraio sul New York Mercantile Exchange scende di 20 centesimi, o dello 0,4%, a 53,84 dollari al barile alle 4:30 ET (09:30 GMT), dopo essere salito di 16 centesimi, o dello 0,3% il giorno precedente.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale sulle scorte oggi alle 11:00 ET (15:00 GMT), ed è previsto un calo di 2,0 milioni di barili.
Le scorte di benzina dovrebbero essere salite di 1,3 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati, che includono il combustibile da riscaldamento e il gasolio, dovrebbero segnare un aumento di 1,8 milioni di barili.
Il report viene pubblicato con un giorno di ritardo per via delle festività natalizie.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 2,4 milioni di barili nella settimana terminata il 23 dicembre, cogliendo di sorpresa gli analisti che avevano previsto un calo di 1,5 milioni di barili.
L’API ha mostrato un calo di 2,8 milioni di barili per le scorte di benzina.
Intanto, il Brent con consegna a marzo sull’ICE Futures Exchange di Londra è in salita di 2 centesimi, o dello 0,05%, a 56,99 dollari al barile, dopo l’aumento di 13 centesimi o dello 0,23% della seduta precedente.
Questo mese il greggio Brent di Londra ha toccato il massimo di 17 mesi di 57,89, nell’ottimismo generale verso i tagli alla produzione da parte dei principali produttori globali.
I membri dell’OPEC ed 11 produttori non-OPEC, con a capo la Russia, hanno deciso di ridurre la produzione di quasi 1,8 milioni di barili al giorno a partire dal 1° gennaio 2017.
Nelle aspettative che i principali produttori si atterranno all’accordo, il Venezuela, paese membro dell’OPEC, ha dichiarato che ridurrà la propria produzione di 95.000 barili al giorno nel nuovo anno.
Secondo quanto dichiarato dal ministro del petrolio del Kuwait, Essam Al-Marzouq, una commissione formata da membri OPEC e non-OPEC si riunirà il 21-22 gennaio per valutare l’andamento del mercato ed il rispetto dell’accordo.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a febbraio salgono di 0,5 centesimi, o dello 0,3%, a 1,680 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a febbraio sale di 0,5 centesimi, o dello 0,3%, a 1,722 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a febbraio scendono di 6,7 centesimi, o dell’1,7%, a 3,830 dollari per milione di BTU.