24 febbraio (Reuters) - L'azionario asiatico ritraccia dal massimo di un anno e mezzo appesantito dalle quotazioni in calo del rame e di altre materie prime, mentre gli investitori cercano di capire quali saranno le prossime mosse di Donald Trump.
Il presidente degli Stati Uniti ha definito la Cina "un grande campione" di manipolazione della valuta, facendo poco per aumentare la fiducia tra le prime due economie al mondo.
L'indice MSCI perde lo 0,5%. TOKYO ha chiuso in calo di 0,45 punti percentuali.
SHANGAI chiude la seduta in lieve rialzo e guadagna l'1,6% nell'intera settimana. Le small cap performano meglio delle blue chip e guadagnano oltre mezzo punto percentuale.
Sydney perde lo 0,8% in scia alla debole performance di oro e rame. BHP Billiton, crolla sul minimo delle ultime sette settimane (-3%).
Le accuse di Trump alla Cina e i timori sulle politiche protezionistiche americana penalizzano SINGAPORE, che cede lo 0,6%. In evidenza i titoli del comparto gioco d'azzardo: Thai Beverage perde l'1% e Genting Singapore oltre il 2%.