Investing.com - Il dollaro americano scende al minimo di quattro contro il franco svizzero nella giornata di mercoledì, in seguito all’aumento inaspettato dell’indice dei prezzi al consumo svizzero, che ha alzando le aspettative per misure stringenti svizzere in seguito al rialzo dei tassi della zona euro.
Nella tarda sessione mattutina europea, il cambio USD/CHF è sceso a 0,9160, il minimo dal 31 marzo; la coppia successivamente si è assestata a 0,9171, con un calo dello 0,88%.
Sostegno a 0,9125, minimo del 31 marzo e resistenza a 0,9294, massimo giornaliero e di tre giorni.
L'Ufficio federale di statistica ha dichiarato che i prezzi al consumo svizzeri sono saliti dello 0,6% rispetto a febbraio, portando il tasso annuale di inflazione a marzo all’ 1,0% dallo 0,5% del mese precedente e ben al di sopra dello 0,6% previsto degli analisti.
Il rapporto afferma che l'incremento è dovuto principalmente all'aumento dei prezzi di vestiti e scarpe, nonché del petrolio, aumentato del 4,9% nel corso del mese.
L'indice core dell'inflazione, depurata dall'andamento degli alimentari, è salito allo 0,6% a marzo contro lo 0,1% del mese precedente.
Lo Swissie è salito anche nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/CHF in calo dello 0,33% a 1,3115.
Ieri, il verbale della riunione di politica della Federal Reserve di marzo ha mostrato che i funzionari sono convinti del fatto che la ripresa economica degli Stati Uniti stia guadagnando slancio, ma ha evidenziato il potenziale impatto negativo dei prezzi delle materie prime in rapido aumento sulle aspettative di inflazione, consumi e investimenti delle imprese.
Nella tarda sessione mattutina europea, il cambio USD/CHF è sceso a 0,9160, il minimo dal 31 marzo; la coppia successivamente si è assestata a 0,9171, con un calo dello 0,88%.
Sostegno a 0,9125, minimo del 31 marzo e resistenza a 0,9294, massimo giornaliero e di tre giorni.
L'Ufficio federale di statistica ha dichiarato che i prezzi al consumo svizzeri sono saliti dello 0,6% rispetto a febbraio, portando il tasso annuale di inflazione a marzo all’ 1,0% dallo 0,5% del mese precedente e ben al di sopra dello 0,6% previsto degli analisti.
Il rapporto afferma che l'incremento è dovuto principalmente all'aumento dei prezzi di vestiti e scarpe, nonché del petrolio, aumentato del 4,9% nel corso del mese.
L'indice core dell'inflazione, depurata dall'andamento degli alimentari, è salito allo 0,6% a marzo contro lo 0,1% del mese precedente.
Lo Swissie è salito anche nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/CHF in calo dello 0,33% a 1,3115.
Ieri, il verbale della riunione di politica della Federal Reserve di marzo ha mostrato che i funzionari sono convinti del fatto che la ripresa economica degli Stati Uniti stia guadagnando slancio, ma ha evidenziato il potenziale impatto negativo dei prezzi delle materie prime in rapido aumento sulle aspettative di inflazione, consumi e investimenti delle imprese.