Investing.com – I futures del petrolio greggio sono saliti per il terzo giorno il nella giornata di giovedì, ad un massimo di due settimane mentre i prezzi sono alti, spinti da un dollaro statunitense sottotono e dai dati su una forte domanda di carburante negli USA
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna a luglio a 101,45 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, con un aumento dello 0,38%.
In mattinata è stato toccato il prezzo di 101,90 dollari al barile, un ulteriore 0,8% in più, il massimo dall’11 maggio.
I dati forniti dal governo pubblicati mercoledì hanno mostrato che il totale approvvigionamento di carburante degli Stati Uniti è sceso di 2,04 milioni di barili la scorsa settimana a 141,1 milioni, il livello più basso dall'aprile 2009. Gli analisti si aspettavano che i rifornimenti di carburante degli Stati Uniti aumentassero di 0,1 milioni di barili.
Il consumo totale di carburante è aumentato del 2,2% a 18,9 milioni di barili al giorno, il più alto dalla settimana conclusa il 15 aprile.
Il calo inatteso delle scorte di carburante Usa ha oscurata i guadagni di benzina e scorte di petrolio dettai dall'inizio ufficiale della stagione estiva degli Stati Uniti nel corso di questo fine settimana.
Il totale delle scorte di greggio USA è aumentato di 0,6 milioni di barili, contro le attese per un calo di 1,6 milioni di barili, mentre le forniture di benzina sono aumentate di 3,8 milioni di barili, superando le attese per un guadagno di 0,4 milioni.
Greggio è salito in seguito al calo del dollaro che ha aumentato l’appeal delle materie prime investimento alternativo. L'indice del dollaro è sceso dello 0,44% a 75,67, dopo essere sceso al minimo di una settimana di 75,58.
Nel frattempo, il fornitore di servizi finanziari globali Societe Generale ha dichiarato che il petrolio potrà salire a 106 al barile nelle prossime settimane poichè i prezzi rispecchiano un pullback nei primi di maggio del 2010 che ha lanciato l’impennata del resto dell'anno.
L’ ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna a luglio a 114,86 dollari al barile, in aumento dello 0,1% e 13,41dollari al di sopra della controparte statunitense.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna a luglio a 101,45 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, con un aumento dello 0,38%.
In mattinata è stato toccato il prezzo di 101,90 dollari al barile, un ulteriore 0,8% in più, il massimo dall’11 maggio.
I dati forniti dal governo pubblicati mercoledì hanno mostrato che il totale approvvigionamento di carburante degli Stati Uniti è sceso di 2,04 milioni di barili la scorsa settimana a 141,1 milioni, il livello più basso dall'aprile 2009. Gli analisti si aspettavano che i rifornimenti di carburante degli Stati Uniti aumentassero di 0,1 milioni di barili.
Il consumo totale di carburante è aumentato del 2,2% a 18,9 milioni di barili al giorno, il più alto dalla settimana conclusa il 15 aprile.
Il calo inatteso delle scorte di carburante Usa ha oscurata i guadagni di benzina e scorte di petrolio dettai dall'inizio ufficiale della stagione estiva degli Stati Uniti nel corso di questo fine settimana.
Il totale delle scorte di greggio USA è aumentato di 0,6 milioni di barili, contro le attese per un calo di 1,6 milioni di barili, mentre le forniture di benzina sono aumentate di 3,8 milioni di barili, superando le attese per un guadagno di 0,4 milioni.
Greggio è salito in seguito al calo del dollaro che ha aumentato l’appeal delle materie prime investimento alternativo. L'indice del dollaro è sceso dello 0,44% a 75,67, dopo essere sceso al minimo di una settimana di 75,58.
Nel frattempo, il fornitore di servizi finanziari globali Societe Generale ha dichiarato che il petrolio potrà salire a 106 al barile nelle prossime settimane poichè i prezzi rispecchiano un pullback nei primi di maggio del 2010 che ha lanciato l’impennata del resto dell'anno.
L’ ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna a luglio a 114,86 dollari al barile, in aumento dello 0,1% e 13,41dollari al di sopra della controparte statunitense.