Investing.com – I futures del petrolio greggio hanno cancellato i guadagni oggi, scendendo dal massimo di 2 giorni per via di un dollaro più forte che ha allentato l’appeal delle materie prime, mentre hanno pesato i timori persistenti sulla crisi del debito della zona euro.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna nel mese di ottobre sono stati scambiati a 87,97 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, in calo dello 0,26%.
Precedentemente era sceso dello 0,41% al minimo giornaliero di 87,83 dollari al barile.
I timori in corso su un potenziale default del debito greco e le preoccupazioni che Moody’s abbasserà il rating del credito delle tre maggiori banche in Francia, hanno causato uno scambio dell’euro inferiore rispetto al dollaro statunitense.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,44% a 78,20. I prezzi del petrolio solitamente salgono quando si indebolisce la valuta statunitense alzando i prezzi delle materie prime espresse in dollari che diventano più costose per i titolari di altre valute.
I prezzi del greggio sono saliti al massimo di due giorni di 89,22 dollari al barile prima della diffusione della notizia che in Italia il Ministero delle Finanze ha avuto colloqui con i funzionari cinesi su un "significativo" acquisto di obbligazioni italiane e investimenti in aziende locali.
Nonostante le notizie, i rendimenti dei titoli italiani sono saliti durante un'attesa asta di bond italiani prevista nel corso della giornata.
I mercati sono in attesa di nuove informazioni settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e sui prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio nel più grande consumatore di petrolio al mondo.
L'American Petroleum Institute pubblicherà il suo rapporto scorte nel corso della giornata, mentre il rapporto del governo Mercoledì potrebbe mostrare scorte sono diminuite del 3,0 milioni di barili la scorsa settimana, mentre per le scorte di benzina è stato previsto un calo di 0,5 milioni di barili.
Il gruppo globale di servizi Societe Generale ha abbassato le sue previsioni del prezzo del petrolio per il quarto trimestre del 2011 a 73,30 al barile, a causa della debole crescita economica globale.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures Brent con consegna a novembre sono scesi dello 0,56% a 110,06 dollari al barile, 22,08 dollari al barile sulla controparte statunitense.
SocGen ha previsto che i prezzi medi del Brent saranno di 98,30 dollari al barile nel quarto trimestre del 2011, per via del ritorno sul mercato del petrolio libico.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna nel mese di ottobre sono stati scambiati a 87,97 dollari al barile durante gli scambi europei della mattina, in calo dello 0,26%.
Precedentemente era sceso dello 0,41% al minimo giornaliero di 87,83 dollari al barile.
I timori in corso su un potenziale default del debito greco e le preoccupazioni che Moody’s abbasserà il rating del credito delle tre maggiori banche in Francia, hanno causato uno scambio dell’euro inferiore rispetto al dollaro statunitense.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,44% a 78,20. I prezzi del petrolio solitamente salgono quando si indebolisce la valuta statunitense alzando i prezzi delle materie prime espresse in dollari che diventano più costose per i titolari di altre valute.
I prezzi del greggio sono saliti al massimo di due giorni di 89,22 dollari al barile prima della diffusione della notizia che in Italia il Ministero delle Finanze ha avuto colloqui con i funzionari cinesi su un "significativo" acquisto di obbligazioni italiane e investimenti in aziende locali.
Nonostante le notizie, i rendimenti dei titoli italiani sono saliti durante un'attesa asta di bond italiani prevista nel corso della giornata.
I mercati sono in attesa di nuove informazioni settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e sui prodotti raffinati per misurare la forza della domanda di petrolio nel più grande consumatore di petrolio al mondo.
L'American Petroleum Institute pubblicherà il suo rapporto scorte nel corso della giornata, mentre il rapporto del governo Mercoledì potrebbe mostrare scorte sono diminuite del 3,0 milioni di barili la scorsa settimana, mentre per le scorte di benzina è stato previsto un calo di 0,5 milioni di barili.
Il gruppo globale di servizi Societe Generale ha abbassato le sue previsioni del prezzo del petrolio per il quarto trimestre del 2011 a 73,30 al barile, a causa della debole crescita economica globale.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures Brent con consegna a novembre sono scesi dello 0,56% a 110,06 dollari al barile, 22,08 dollari al barile sulla controparte statunitense.
SocGen ha previsto che i prezzi medi del Brent saranno di 98,30 dollari al barile nel quarto trimestre del 2011, per via del ritorno sul mercato del petrolio libico.