La scorsa settimana in breve: Francois Hollande affronterà Sarkozy nelle elezioni presidenziali del prossimo anno; gli spread francesi sono ai livelli storici più alti. Il Sunday Times ha riferito che la Cina ha assunto l’impegno “segreto” di acquistare asset infrastrutturali europei in cambio di riforme di bilancio e tagli nel settore pubblico; un economista ufficiale cinese ha dichiarato che il tasso di crescita sarà pari al 9,4% quest’anno e all’8,7% il prossimo anno. Angela Merkel è favorevole ad una tassa sulle transazioni finanziarie.
L’S&P ha registrato il suo più alto guadagno settimanale dal 2009. Il senato americano ha approvato una legislazione volta a condannare la Cina per la sua politica monetaria; l’indice CPI della Cina si è attestato al 6,1% anno su anno, in calo rispetto al picco del 6,5% di luglio e prevediamo una riduzione significativa (al 4%) nel 2012. Il rating del credito sovrano della Spagna è stato declassato da S&P, evidenziando problemi di sicurezza sociale e a livello di governo locale e regionale.
I paesi emergenti sono in discussione con il FMI per aumentare il suo potere di prestito. I partiti della Slovacchia hanno trovato un accordo sul EFSF, ma i politici chiedono prima un rovescio del governo. Il Senato degli Stati Uniti ha bocciato con una votazione il piano di Obama da 447 miliardi di dollari per la creazione di posti di lavoro.
Sul fronte della Grecia, ci aspettiamo un default del paese. La tensione sui tagli tra il settore privato e il settore pubblico si sta intensificando e non crediamo che un taglio del 50% possa tradursi in un’uscita significativa delle obbligazioni dei paesi periferici europei dal settore privato.
Uno sguardo al G10: nel corso della prossima settimana attendiamo il voto parlamentare cruciale in Grecia, dal momento che il paese è ancora una volta paralizzato dagli scioperi del governo e perfino del settore privato. Una sintesi verrà pubblicata da BoE e RBA.
Il vertice europeo di domenica sarà l’evento chiave della settimana (o addirittura dell’anno?) in cui si discuterà dei tagli in Grecia, delle ricapitalizzazioni del settore bancario, dell’integrazione fiscale e di un EFSF più sostenuto.
Uno sguardo ai mercati emergenti: La BoK (Corea) non è intervenuta la scorsa settimana, mentre il MAS (Singapore) è stato più aggressivo (ha ridotto l’inclinazione della banda di oscillazione, ma ha mantenuto un leggero rialzo al centro della banda).
L’Indonesia ha tagliato i tassi la scorsa settimana, una mossa a sorpresa considerato il sell-off della rupia nel mese di settembre. Ci aspettiamo che il Brasile faccia lo stesso questa settimana.
Infine, questa settimana sono previsti i vertici delle banche centrali in Tailandia, Turchia e Filippine.
Commento del Currency Team di Henderson Global Investors
L’S&P ha registrato il suo più alto guadagno settimanale dal 2009. Il senato americano ha approvato una legislazione volta a condannare la Cina per la sua politica monetaria; l’indice CPI della Cina si è attestato al 6,1% anno su anno, in calo rispetto al picco del 6,5% di luglio e prevediamo una riduzione significativa (al 4%) nel 2012. Il rating del credito sovrano della Spagna è stato declassato da S&P, evidenziando problemi di sicurezza sociale e a livello di governo locale e regionale.
I paesi emergenti sono in discussione con il FMI per aumentare il suo potere di prestito. I partiti della Slovacchia hanno trovato un accordo sul EFSF, ma i politici chiedono prima un rovescio del governo. Il Senato degli Stati Uniti ha bocciato con una votazione il piano di Obama da 447 miliardi di dollari per la creazione di posti di lavoro.
Sul fronte della Grecia, ci aspettiamo un default del paese. La tensione sui tagli tra il settore privato e il settore pubblico si sta intensificando e non crediamo che un taglio del 50% possa tradursi in un’uscita significativa delle obbligazioni dei paesi periferici europei dal settore privato.
Uno sguardo al G10: nel corso della prossima settimana attendiamo il voto parlamentare cruciale in Grecia, dal momento che il paese è ancora una volta paralizzato dagli scioperi del governo e perfino del settore privato. Una sintesi verrà pubblicata da BoE e RBA.
Il vertice europeo di domenica sarà l’evento chiave della settimana (o addirittura dell’anno?) in cui si discuterà dei tagli in Grecia, delle ricapitalizzazioni del settore bancario, dell’integrazione fiscale e di un EFSF più sostenuto.
Uno sguardo ai mercati emergenti: La BoK (Corea) non è intervenuta la scorsa settimana, mentre il MAS (Singapore) è stato più aggressivo (ha ridotto l’inclinazione della banda di oscillazione, ma ha mantenuto un leggero rialzo al centro della banda).
L’Indonesia ha tagliato i tassi la scorsa settimana, una mossa a sorpresa considerato il sell-off della rupia nel mese di settembre. Ci aspettiamo che il Brasile faccia lo stesso questa settimana.
Infine, questa settimana sono previsti i vertici delle banche centrali in Tailandia, Turchia e Filippine.
Commento del Currency Team di Henderson Global Investors