Investing.com – La sterlina è in calo rispetto massimo di sei settimane contro il dollaro questo giovedì, ma le perdite sono limitate in seguito all’annuncio da parte della Federal Reserve di ulteriori misure di stimolo monetario.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6120; successivamente il cambio si è attestato a 1,6118, in calo dello 0,17%.
Supporto a 1,6068, minimo di martedì 11 dicembre e resistenza a 1,6170, il massimo di ieri e di 6 settimane.
La Federal Reserve ha dichiarato ieri che continuerà con l’acquisto di 85 miliardi di dollari in titoli di stato ed obbligazioni per sostenere la ripresa economica.
La banca centrale statunitense ha inoltre dichiarato che i tassi di interesse resteranno prossimi allo zero fino a quando il tasso di inflazione sarà vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla banca, e finché il tasso di disoccupazione negli USA non sarà sceso sotto il 6,5%.
L’attenzione degli operatori ora si risposta sulle trattative in corso atte ad evitare il precipizio fiscale, nei timori che gli aumenti delle tasse e i tagli alle spese in programma all’inizio del 2013 possano far deragliare la ripresa USA.
La scorsa settimana nel Regno Unito il Cancelliere George Osborne ha tagliato le previsioni di crescita ed ha avvertito che il paese non raggiungerà gli obiettivi di riduzione del deficit.
La sterlina è in leggero ribasso contro l’euro, con EUR/GBP in aumento dello 0,08%, a 0,8102.
La moneta unica ha trovato supporto dopo che nella zona euro i ministri delle finanze hanno raggiunto un accordo per la supervisione delle banche europee in vista del summit dell’Unione Europea.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e sull’IPC, nonché il report ufficiale sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6120; successivamente il cambio si è attestato a 1,6118, in calo dello 0,17%.
Supporto a 1,6068, minimo di martedì 11 dicembre e resistenza a 1,6170, il massimo di ieri e di 6 settimane.
La Federal Reserve ha dichiarato ieri che continuerà con l’acquisto di 85 miliardi di dollari in titoli di stato ed obbligazioni per sostenere la ripresa economica.
La banca centrale statunitense ha inoltre dichiarato che i tassi di interesse resteranno prossimi allo zero fino a quando il tasso di inflazione sarà vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla banca, e finché il tasso di disoccupazione negli USA non sarà sceso sotto il 6,5%.
L’attenzione degli operatori ora si risposta sulle trattative in corso atte ad evitare il precipizio fiscale, nei timori che gli aumenti delle tasse e i tagli alle spese in programma all’inizio del 2013 possano far deragliare la ripresa USA.
La scorsa settimana nel Regno Unito il Cancelliere George Osborne ha tagliato le previsioni di crescita ed ha avvertito che il paese non raggiungerà gli obiettivi di riduzione del deficit.
La sterlina è in leggero ribasso contro l’euro, con EUR/GBP in aumento dello 0,08%, a 0,8102.
La moneta unica ha trovato supporto dopo che nella zona euro i ministri delle finanze hanno raggiunto un accordo per la supervisione delle banche europee in vista del summit dell’Unione Europea.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e sull’IPC, nonché il report ufficiale sulle richieste di sussidio di disoccupazione.