Investing.com – Da una indagine della CGIA di Mestre risulta che da quando è stato adottato l’euro ad oggi, l’indebitamento medio delle famiglie Italiane si è incrementato di quasi il 140%; l’importo medio dei debiti per ciascuna famiglia verso il sistema bancario è, a livello statistico, di circa 20mila euro.
Il fenomeno è stato favorito sia dall’aumento costante del costo reale della vita che dall’adozione della moneta unica è stato praticamente costante, che dai bassi tassi d’interesse applicati ai prestiti.
Se infatti prima dell’euro i tassi medi applicati dalle banche ai prestiti al settore privato si aggiravano circa al 11.2% , in seguito all’adozione dell’euro, sono scesi a circa il 5.5% favorendo, in tal modo l’utilizzo dei prestiti sia per spese straordinarie che per mutui rivolti all’acquisto della prima o seconda casa.
La situazione è poi sostanzialmente cambiata in seguito all’avvento della crisi che ha decretato la drastica sia della richiesta che della concessione da parte delle banche, dei mutui.
L’importo dell’indebitamento medio delle famiglie era, ante crisi, di circa 8312 euro ed è ora di 19916 euro, con un incremento pari a 11604 euro o al 139.6%, nello stesso periodo l’inflazione è aumentata del 25.4%.
Il debito maggiore è a carico delle famiglie residenti nella provincia di Roma che hanno un debito medio pari a 29353 euro , al secondo posto si trovano quelle della provincia di Milano con 28472 euro, ed al terzo quelle della provincia di Lodo con 28351 euro.
Le famiglie meno indebitate sono quelle residenti nella provincia di Vibo Valentia con un debito medio di importo pari a 9154 euro, quelle dell’ogliastra con 8623 euro e quelle di Enna con 8586 euro.
Il fenomeno è stato favorito sia dall’aumento costante del costo reale della vita che dall’adozione della moneta unica è stato praticamente costante, che dai bassi tassi d’interesse applicati ai prestiti.
Se infatti prima dell’euro i tassi medi applicati dalle banche ai prestiti al settore privato si aggiravano circa al 11.2% , in seguito all’adozione dell’euro, sono scesi a circa il 5.5% favorendo, in tal modo l’utilizzo dei prestiti sia per spese straordinarie che per mutui rivolti all’acquisto della prima o seconda casa.
La situazione è poi sostanzialmente cambiata in seguito all’avvento della crisi che ha decretato la drastica sia della richiesta che della concessione da parte delle banche, dei mutui.
L’importo dell’indebitamento medio delle famiglie era, ante crisi, di circa 8312 euro ed è ora di 19916 euro, con un incremento pari a 11604 euro o al 139.6%, nello stesso periodo l’inflazione è aumentata del 25.4%.
Il debito maggiore è a carico delle famiglie residenti nella provincia di Roma che hanno un debito medio pari a 29353 euro , al secondo posto si trovano quelle della provincia di Milano con 28472 euro, ed al terzo quelle della provincia di Lodo con 28351 euro.
Le famiglie meno indebitate sono quelle residenti nella provincia di Vibo Valentia con un debito medio di importo pari a 9154 euro, quelle dell’ogliastra con 8623 euro e quelle di Enna con 8586 euro.