LONDRA (Reuters) - Il dollaro perde terreno ed è a un passo dall'archiviare il maggior calo mensile di circa due anni dopo che il discorso sullo stato dell'unione del presidente Usa Donald Trump non è riuscito a offrire sostegno alla divisa americana.
** Nei confronti di un paniere di divise, il biglietto verde cede lo 0,27% attorno alle 10,40, portando oltre il 3,5% la flessione accumulata a gennaio e dirigendosi verso il maggior calo mensile dal marzo 2016.
** Nella notte, Trump ha sollecitato il Congresso ad approvare una norma che garantisce almeno 1,500 miliardi di dollari alla spesa per nuove infrastrutture e ha sollecitato i parlamentari a lavorare per raggiungere intese bipartisan, pur ribadendo la linea dura sul fronte immigrazione.
** Il clima di debolezza giunge dopo il consolidamento visto nei giorni scorsi con i mercati finanziari che si aspettano che la Federal Reserve (stasera termina la due giorni del Fomc) assuma un atteggiamento più fiducioso sulle prospettive dell'economia pur lasciando i tassi invariati.
** "Stiamo ancora vedendo un dollaro debole e questo potrebbe essere per via di una certa avversione per il rischio sui mercati", spiega la strategist valutaria di Commerzbank, Esther Reichelt, da Francoforte.