Investing.com - I prezzi del rame sono in calo questo mercoledì, nei timori per lo stato di salute dell’economia cinese.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a luglio è sceso dello 0,47% o 1,4 centesimi, a 3,043 dollari la libbra, nella mattinata degli scambi europei.
Il rame è rimasto nel range tra 3,038 dollari la libbra e 3,062 dollari la libbra. Ieri i prezzi sono saliti dello 0,11% o di 0,3 centesimi, a 3,057 dollari la libbra.
Supporto a 3,013 dollari la libbra, il minimo dal 2 maggio e resistenza a 3,082 dollari la libbra, il massimo dal 5 aprile.
Stamane i dati in Cina hanno mostrato che l’indice HSBC PMI sul settore dei servizi è sceso a 51,4 ad aprile dalla stima preliminare di 51,9; il report ha alimentato i timori che il rallentamento economico della seconda economia mondiale si stia aggravando.
La nazione asiatica è il principale consumatore di rame ed ha rappresentato il 40% del consumo mondiale lo scorso anno.
Gli investitori attendono la testimonianza della Presidente Fed Janet Yellen. Si prevede che davanti al Congresso la Yellen possa confermare che la banca intende mantenere i tassi invariati ancora a lungo, nonostante i dati più forti del previsto sull’occupazione non agricola.
Sul Comex, l’oro con consegna a giugno è salito dello 0,34%, o di 4,40 dollari, a 1.313,00 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a luglio è salito dello 0,37%, o di 7,3 centesimi, a 19,71 dollari l’oncia.
Intanto gli investitori continuano a monitorare l’escalation degli scontri tra i separatisti filorussi ed il governo ucraino, nel timore che l’aggravarsi del conflitto richieda un intervento degli USA.
L’Occidente accusa la Russia di incoraggiare la rivolta separatista nell’Ucraina orientale dopo l’annessione della Crimea dello scorso mese.
L’oro, considerato investimento rifugio, solitamente è sostenuto dai disordini geopolitici.