Investing.com - I prezzi dell’oro sono in salita questo lunedì, con gli investitori che continuano tenere d’occhio l’evolversi della situazione in Ucraina.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a giugno è salito dello 0,26% o di 3,40 dollari a 1.296,80 dollari l’oncia troy nella mattinata europea.
I prezzi sono rimasti nel range tra 1.296,80 dollari l’oncia e 1.297,40. Venerdì i prezzi sono scesi dello 0,02% o 20 centesimi, a 1.293,40 dollari l’oncia.
Supporto a 1.277,70 dollari l’oncia, il minimo dal 12 maggio e resistenza a 1.307,30, massimo del 15 maggio.
Sul Comex l’argento con consegna a luglio è salito dello 0,87% o di 16,9 centesimi a 19,49 dollari l’oncia troy.
Le tensioni tra Russia e Ucraina continua a supportare la domanda di beni investimenti rifugio come l’oro.
Gli scontri tra i separatisti filorussi ed il governo ucraino sono continuati nel corso del fine settimana, nel timore generale che l’aggravarsi del conflitto richieda un intervento degli USA.
L’oro, considerato investimento rifugio, solitamente è sostenuto dai disordini geopolitici.
Nella corso di questa settimana gli investitori attenderanno i verbali del vertice di politica monetaria della Fed, previsto per mercoledì, alla ricerca di un punto di vista interno alla banca sull’economia.
Il rame con consegna a luglio è salito dello 0,99% o di 3,1 centesimi a 3,178 dollari la libbra, il massimo dal 7 marzo.
Il metallo rosso è stato supportato nelle ultime sedute dalla speculazione per un aumento nel breve termine della domanda da parte della Cina.
La nazione asiatica è il principale consumatore di rame ed ha rappresentato il 40% del consumo mondiale lo scorso anno.