FIRENZE (Reuters) - Maurizio Landini, leader dei metalmeccanici della Fiom, conferma opposizione dura contro il progetto di riforma del mercato del lavoro del governo e smentisce le voci che lo danno a capo di una nuova formazione politica.
"La nostra è una battaglia sindacale, che certo ha anche un significato politico, perché stiamo proponendo anche un modello sociale diverso", ha detto Landini a margine dell'assemblea provinciale dei delegati Fiom a Firenze.
"Io faccio il sindacalista della Fiom, ho ancora tre anni di mandato e vorrei provare a completarlo. Queste personalizzazioni, sono uno dei mali di questa fase".
La settimana scorsa il Senato ha votato la fiducia al governo sul ddl lavoro con 165 sì, 111 no e 2 astenuti. Il provvedimento è contestato dalla Cgil anche perchè aprirebbe la strada a un allentamento delle regole sui licenziamenti senza giusta causa.
Al termine di un incontro con il presidente del Consiglio Matteo Renzi il segretario della Cigl Susanna Camusso ha confermato la manifestazione del 25 ottobre contro la politica economica del governo e "nuove forme di contrasto alle norme".
Renzi ha risposto di avere la maggioranza del Paese dalla sua parte.
"Siamo pronti a fare la nostra battaglia fino in fondo, non escludendo alcuna iniziativa. Non ci fermiamo, se loro mettono la fiducia, perché noi pensiamo di avere la fiducia nel Paese", ha detto oggi Landini.
"Noi non ci fermiamo nemmeno di fronte alla fiducia. Siccome consideriamo che quei provvedimenti che vogliono prendere non sono giusti, vogliamo mobilitarci perché la vera partita non si gioca in parlamento, si gioca nel Paese sulla base del consenso e della rappresentanza".
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