Investing.com - La sterlina è pressoché invariata contro il dollaro negli scambi sottotono di questo lunedì, mentre la richiesta del biglietto verde continua ad essere supportata dai dati positivi sull’occupazione USA pubblicati venerdì.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5221 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,5233.
Supporto a 1,5161, il minimo del 2 febbraio e resistenza a 1,5354, il massimo del 6 febbraio e di un mese.
Il dollaro è rimasto sostenuto dopo che venerdì il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che l’economia ha aggiunto 257.000 nuovi posti di lavoro a gennaio, ben al di sopra dei 234.000 previsti dagli economisti. Il dato di dicembre è stato rivisto a 329.000 unità dalla stima precedente di 252.000 unità.
Il tasso di disoccupazione sia salito al 5,7% il mese scorso dal 5,6% di dicembre, mentre i compensi orari ed il tasso di partecipazione sono entrambi saliti a gennaio.
Il report positivo ha alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse, attualmente vicini allo zero, già a giugno.
La sterlina si è indebolita venerdì dopo il report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico in cui si legge che il deficit commerciale nel Regno Unito è aumentato a 10,15 miliardi di sterline a dicembre dai 9,28 miliardi di novembre. Gli analisti avevano previsto una cifra pari a 9,10 miliardi di sterline a dicembre.
La sterlina scende contro l’euro, con la coppia EUR/GBP su dello 0,38% a 0,7450.
Il sentimento sulla moneta unica resta vulnerabile tra i timori per la Grecia dopo le parole di ieri del Primo Ministro Alexis Tsipras che ha ribadito l’intenzione di diminuire le misure di austerity e di rifiutare il prolungamento del piano di salvataggio internazionale.
L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha declassato la Grecia venerdì ed ha dichiarato che ad Atene resta poco tempo per raggiungere un accordo su un nuovo programma finanziario con i creditori.