Investing.com - I futures del greggio cancellano le perdite odierne e schizzano ai massimi della seduta questo martedì, dopo che i ministri delle finanze della zona euro hanno approvato il piano di interventi presentato dalla Grecia.
L’Eurogruppo ha approvato il piano di interventi presentato dalla Grecia, una manovra che assicurerà al paese ellenico la concessione di altri quattro mesi di aiuti.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad aprile ha toccato il minimo intraday di 58,13 dollari al barile, per poi attestarsi a 60,09 dollari nella mattinata statunitense, in salita di 1,19 dollari, o del 2,01%.
Il contratto del greggio Brent con consegna ad aprile è crollato di 1,32 dollari, o del 2,19% ieri a 58,90 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad aprile sale di 55 centesimi, o dell’1,33%, a 50,11 dollari al barile negli scambi della mattinata statunitense, dopo aver toccato il minimo di 48,72 dollari.
Ieri, i futures del greggio Nymex sono crollati di 1,36 dollari, o del 2,68% a 49,45 dollari al barile, nei timori di un eccesso di scorte negli USA.
L’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI) venerdì ha dichiarato che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è diminuito solo di 37 unità la scorsa settimana, il calo settimanale minore registrato quest’anno rispetto alla riduzione di 84 impianti della settimana precedente.
Il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti ammonta a 1.019 unità, il minimo dall’agosto 2011. Il numero degli impianti è sceso in 16 delle ultime 19 settimane dopo aver toccato il massimo storico di 1.609 a metà ottobre.
Tuttavia, le scorte di greggio statunitensi sono salite al massimo di almeno 80 anni la scorsa settimana, segnale che il calo dei prezzi non ha ancora influito sulla produzione.
I traders attendono la pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte statunitensi per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
L’American Petroleum Institute pubblicherà il report sulle scorte nel corso della giornata, mentre il report governativo di oggi dovrebbe mostrare che le scorte di greggio sono aumentate di 4,0 milioni di barili nella settimana terminata il 20 febbraio.
Intanto, lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI è di 9,98 dollari al barile, rispetto ai 9,45 dollari segnati alla chiusura di ieri.
Negli ultimi mesi, il prezzo del greggio è crollato per via della decisione dell’OPEC di non tagliare la produzione, mentre negli Stati Uniti si è registrata la produzione più alta degli ultimi tre decenni, causando un eccesso delle scorte globali.