Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione statunitensi nel corso della giornata; sul biglietto verde continua a pesare il report deludente di ieri sugli ordinativi di beni durevoli USA.
Il dollaro resta sotto pressione dopo i dati del Dipartimento per il Commercio USA, secondo cui il totale degli ordinativi di beni durevoli, che include i mezzi di trasporto, è sceso dell’1,4% il mese scorso, contro le previsioni di un aumento dello 0,4%.
Gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono i costi volatili dei mezzi di trasporto, hanno visto una riduzione dello 0,4% a febbraio, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Il biglietto verde si è indebolito dopo che la scorsa settimana la la Federal Reserve ha annunciato che i tassi di interesse potrebbero essere alzati più lentamente del previsto.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,40% a 96,69 questa mattina.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,30% a 1,1002, il massimo dal 5 marzo.
L’euro è stato incoraggiato dai dati di questa mattina che hanno mostrato che l’indice Gfk sulla fiducia dei consumatori in Germania dovrebbe salire a 10,0 ad aprile da una lettura di 9,7 del mese precedente, contro le aspettative di un aumento a 9,8.
Tuttavia gli investitori restano cauti dal momento che ieri la Grecia non è riuscita ad ottenere la liquidità dal fondo di salvataggio della zona euro, denaro che avrebbe potuto contribuire ad evitare il rischio di bancarotta il mese prossimo.
Atene avrebbe chiesto al Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria (Efsf) di restituirle gli 1,2 miliardi di euro che la Grecia avrebbe pagato in più quando questo mese ha trasferito dei bond finalizzati alla ricapitalizzazione.
Entro lunedì il governo greco dovrà presentare una lista di proposte di riforma ai partner della zona euro.
La sterlina è scambiata al massimo di una settimana, con la coppia GBP/USD su dello 0,43% a 1,4943.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico stamane ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,7% il mese scorso, al di sopra del previsto aumento dello 0,4%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono la vendita di automobili, sono salite dello 0,7% il mese scorso, contro le previsioni di un aumento dello 0,4% e dopo la riduzione dello 0,3% a gennaio.
Sempre oggi, la Confederazione delle Industrie Britanniche ha dichiarato che l’indice delle vendite realizzate è salito a 18 a marzo da 1 del mese precedente, ben al di sopra della lettura prevista pari a 15.
Intanto, il dollaro è in calo contro lo yen ed il franco svizzero, con la coppia USD/JPY giù dello 0,62% a 118,73 ed il cambio USD/CHF che scende dello 0,66% a 0,9532.
Il dollaro australiano, quello neozelandese e quello canadese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,25% a 0,7864 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,44% a 0,7641, mentre la coppia USD/CAD scende dello 0,68% a 1,2433.