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Dollaro ancora forte in attesa di dati PMI e verbali Fed

Pubblicato 21.02.2023, 09:28
© Reuters
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Di Peter Nurse

Investing.com - Il dollaro sale negli scambi della mattinata europea di questo martedì, mantenendo la sua recente forza mentre gli operatori attendono ulteriori indizi economici sulla resilienza dell'economia statunitense e sulla probabile risposta politica della Federal Reserve.

Al momento della scrittura, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde rispetto ad un paniere di altre sei valute, è in rialzo dello 0,2% a 104,002, non lontano dal massimo di sei settimane di 104,67 toccato venerdì.

I trader tornano operativi questo martedì, dopo la festività di ieri negli Stati Uniti per celebrare il Presidents' Day, e aspettano la pubblicazione di altri dati economici per sostenere il recente rialzo del dollaro.

Il dato più importante di oggi sarà la lettura di febbraio sull’indice PMI, che dovrebbe mostrare un piccolo miglioramento rispetto al mese precedente, ma la maggior parte dell’attenzione sarà rivolta ai verbali dell'ultima riunione della Fed, all'inizio del mese, previsti per domani.

“L'attenzione si concentrerà su quanto la Fed sia stata vicina a un aumento di 50 pb in quella riunione”, affermano gli analisti di ING in una nota. “Durante la conferenza stampa, il Presidente della Fed Jerome Powell è apparso piuttosto rilassato e ha annunciato che il processo di disinflazione è iniziato. Tuttavia, il mercato potrebbe essere sensibile al suggerimento che la banca fosse ad un passo da un rialzo di 50 pb”.

I tori del dollaro terranno d'occhio anche la conferenza stampa del Presidente russo Vladimir Putin, mentre la sua invasione dell'Ucraina entra nel secondo anno. Questo in seguito al viaggio a sorpresa del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Kiev ieri, dove ha promesso il sostegno del suo Paese fino a quando sarà necessario.

Intanto, il cambio EUR/USD scende dello 0,1% a 1,0667, in vista della pubblicazione dei dati flash PMI sulla zona euro. La regione ha registrato una crescita a sorpresa nel quarto trimestre e i trader cercheranno di capire se questo rimbalzo economico stia continuando nonostante la Banca Centrale Europea stia aumentando i tassi di interesse.

La coppia GBP/USD è in calo dello 0,2% a 1,2016, con la sterlina in difficoltà anche dopo che il Regno Unito ha registrato un'inaspettata eccedenza di bilancio di 5,42 miliardi di sterline a gennaio, mese in cui milioni di britannici pagano le tasse sul reddito.

Il cambio USD/JPY sale dello 0,4% a 134,74, a seguito di dati PMI contrastanti, con l'attività manifatturiera che si è ridotta molto più del previsto a febbraio, mentre quella del settore dei servizi ha impressionato.

Questa settimana i riflettori sono accesi sul discorso del governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, che dovrebbe far luce sulla politica ultra-allentata della banca per quest'anno.

Il cambio AUD/USD va giù dello 0,3% a 0,6882 dopo che i verbali dell'ultima riunione della Reserve Bank of Australia hanno mostrato che i policymaker hanno preso in considerazione la possibilità di alzare i tassi di interesse di 50 punti base, nel tentativo di far scendere l’inflazione.

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