Investing.com – Il dollaro statunitense ha toccato il minimo di 13 mesi contro l’euro questo martedì ed è debole contro lo yen, mentre gli investitori restano cauti in attesa di una serie di eventi economici negli Stati Uniti.
Durante la mattinata statunitense il dollaro è in calo contro lo yen, con il cambio
USD/JPY in calo dello 0,20% a 90,65.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Fed, nonché i dati USA sulla crescita economica del 4° trimestre – che saranno rilasciati mercoledì – ed infine i dati di venerdì sull’occupazione non agricola.
Il biglietto verde ha toccato il minimo di 13 mesi contro l’euro, con il cambio EUR/USD a 1,3479.
La domanda di moneta unica continua ad essere sostenuta dall’ottimismo che il peggio della crisi europea sia oramai passato.
Quest’oggi l’istituto di ricerca Gfk ha reso noto che migliora a febbraio l’indice sulla fiducia dei consumatori tedeschi,dato che si aggiunge ai segnali di ripresa economica della maggiore economia della zona euro .
Il dato ha raggiunto i 5,8 punti a febbraio dai 5,7 rivisti al rialzo del mese precedente.
Il biglietto verde si scosta dal minimo di cinque mesi contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in aumento dello 0,40% a 1,5755. I guadagni restano limitati a causa delle preoccupazioni sulle prospettive economiche del Regno Unito, mentre continuano a pesare le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca inglese.
Il dollaro è debole contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,52% a 0,9214.
Il biglietto verde è in calo contro le valute Canadesi, Australiane e Neozelandesi con il cambio USD/CAD in discesa dello 0.18% a 1.0044, il cambio AUD/USD che segna un + 0.43% a 1.0461 e il cambio NZD/USD in aumento dello 0.42% a 0.8375.
Il dollaro australiano ha trovato supporto dopo le dichiarazioni della Banca Nazionale australiana del miglioramento dell’indice di fiducia dell’economia che si attesta a 3 punti a dicembre da una lettura pari a -9 nel mese precedente.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali mostrano un aumento del surplus di vendite a 486 milioni di NZD a dicembre, ben oltre le aspettative di crescita di 110 milioni di NZD.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,31% a 79,65.
I dati mostrano che l’indice sulla fiducia dei consumatori è sceso al minimo di 14 mesi a gennaio.
Negli Stati Uniti il Conference Board afferma che l’indice sulla fiducia dei consumatori è sceso a 58,6 a gennaio, rispetto alle aspettative di calo a 64,0 di dicembre.
In un ulteriore report, Standard & Poor’s con Case-Shiller rendono noto che l’indice di prezzo delle case è cresciuto ad un tasso annualizzato di 5,5% a novembre, in costante crescita da 8 mesi consecutivi.
Durante la mattinata statunitense il dollaro è in calo contro lo yen, con il cambio
USD/JPY in calo dello 0,20% a 90,65.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Fed, nonché i dati USA sulla crescita economica del 4° trimestre – che saranno rilasciati mercoledì – ed infine i dati di venerdì sull’occupazione non agricola.
Il biglietto verde ha toccato il minimo di 13 mesi contro l’euro, con il cambio EUR/USD a 1,3479.
La domanda di moneta unica continua ad essere sostenuta dall’ottimismo che il peggio della crisi europea sia oramai passato.
Quest’oggi l’istituto di ricerca Gfk ha reso noto che migliora a febbraio l’indice sulla fiducia dei consumatori tedeschi,dato che si aggiunge ai segnali di ripresa economica della maggiore economia della zona euro .
Il dato ha raggiunto i 5,8 punti a febbraio dai 5,7 rivisti al rialzo del mese precedente.
Il biglietto verde si scosta dal minimo di cinque mesi contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in aumento dello 0,40% a 1,5755. I guadagni restano limitati a causa delle preoccupazioni sulle prospettive economiche del Regno Unito, mentre continuano a pesare le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca inglese.
Il dollaro è debole contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF in calo dello 0,52% a 0,9214.
Il biglietto verde è in calo contro le valute Canadesi, Australiane e Neozelandesi con il cambio USD/CAD in discesa dello 0.18% a 1.0044, il cambio AUD/USD che segna un + 0.43% a 1.0461 e il cambio NZD/USD in aumento dello 0.42% a 0.8375.
Il dollaro australiano ha trovato supporto dopo le dichiarazioni della Banca Nazionale australiana del miglioramento dell’indice di fiducia dell’economia che si attesta a 3 punti a dicembre da una lettura pari a -9 nel mese precedente.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali mostrano un aumento del surplus di vendite a 486 milioni di NZD a dicembre, ben oltre le aspettative di crescita di 110 milioni di NZD.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,31% a 79,65.
I dati mostrano che l’indice sulla fiducia dei consumatori è sceso al minimo di 14 mesi a gennaio.
Negli Stati Uniti il Conference Board afferma che l’indice sulla fiducia dei consumatori è sceso a 58,6 a gennaio, rispetto alle aspettative di calo a 64,0 di dicembre.
In un ulteriore report, Standard & Poor’s con Case-Shiller rendono noto che l’indice di prezzo delle case è cresciuto ad un tasso annualizzato di 5,5% a novembre, in costante crescita da 8 mesi consecutivi.