Investing.com – Il dollaro statunitense è in calo contro le principali controparti, in seguito alla sentenza dell’Alta Corte Tedesca che ha approvato la partecipazione della Germania al nuovo fondo di salvataggio della zona euro, il Meccanismo Europeo di Stabilità; intanto i mercati attendono il prossimo vertice della Federal Reserve.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,24% a 1,2890.
La sentenza ha chiarito il modo in cui la Presidenza tedesca dovrà ratificare il MES, rispettando alcune condizioni che permetteranno alla Banca Centrale Europea di avviare il piano.
L’Alta Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato che la responsabilità del MES non dovrà superare i 190 miliardi senza l’approvazione della Camera, aggiungendo che entrambe le Camere del Parlamento dovranno essere informate delle decisioni relative al Meccanismo Europeo di Stabilità.
Intanto i mercati continuano ad attendere l’esito del vertice di politica monetaria della Fed, che si concluderà giovedì, nella speculazione che la banca centrale europea annunci un terzo round di allentamento quantitativo per spingere la crescita, mandando giù il dollaro.
Il biglietto verde ha risentito inoltre dell’avvertimento dell’agenzia di rating Moody’s, che ha paventato la possibilità di un downgrade del rating della tripla A se i negoziati per il 2013 non si tradurranno in misure che ridurranno il debito del paese.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,33% a 1,6121.
Nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione è sceso di 15.000 unità ad agosto, contro le aspettative di un aumento di 500 unità.
Il dato del mese precedente è stato rivisto ad un calo di 13.600 unità, dalla precedente lettura di un calo di 5.900 unità.
Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è salito inaspettatamente all’8,1% dall’8,0%. Gli analisti si aspettavano un tasso di disoccupazione stabile all’8,0%.
Intanto il biglietto verde è salito contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,12% a 77,85, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,13% a 0,9377.
In Giappone i dati hanno mostrato che gli ordinativi di macchinari core sono saliti inaspettatamente a luglio, segnando +4,6% contro un aumento del 5,6% nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che gli ordinativi di macchinari core salissero dell’1,5% a luglio.
Altri dati hanno mostrato che l’indice dell’attività del settore terziario nipponico è sceso dello 0,8% a luglio, più del previsto calo dello 0,4%, contro un aumento dello 0,2% del mese precedente.
Il biglietto verde si è indebolito contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,13% a 0,9719, AUD/USD in salita dello 0,62% a 1,0499 e NZD/USD in salita dello 0,67% a 0,8228.
Stamane la Westpac Banking Corporation ha dichiarato che il suo indice sulla fiducia dei consumatori in Australia è salito dell’1,6% a settembre, dopo essere sceso del 2,5% nel mese precedente.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,27% a 79,81.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sui prezzi all’importazione seguiti dalle scorte di greggio.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,24% a 1,2890.
La sentenza ha chiarito il modo in cui la Presidenza tedesca dovrà ratificare il MES, rispettando alcune condizioni che permetteranno alla Banca Centrale Europea di avviare il piano.
L’Alta Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato che la responsabilità del MES non dovrà superare i 190 miliardi senza l’approvazione della Camera, aggiungendo che entrambe le Camere del Parlamento dovranno essere informate delle decisioni relative al Meccanismo Europeo di Stabilità.
Intanto i mercati continuano ad attendere l’esito del vertice di politica monetaria della Fed, che si concluderà giovedì, nella speculazione che la banca centrale europea annunci un terzo round di allentamento quantitativo per spingere la crescita, mandando giù il dollaro.
Il biglietto verde ha risentito inoltre dell’avvertimento dell’agenzia di rating Moody’s, che ha paventato la possibilità di un downgrade del rating della tripla A se i negoziati per il 2013 non si tradurranno in misure che ridurranno il debito del paese.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,33% a 1,6121.
Nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione è sceso di 15.000 unità ad agosto, contro le aspettative di un aumento di 500 unità.
Il dato del mese precedente è stato rivisto ad un calo di 13.600 unità, dalla precedente lettura di un calo di 5.900 unità.
Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è salito inaspettatamente all’8,1% dall’8,0%. Gli analisti si aspettavano un tasso di disoccupazione stabile all’8,0%.
Intanto il biglietto verde è salito contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,12% a 77,85, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/CHF in calo dello 0,13% a 0,9377.
In Giappone i dati hanno mostrato che gli ordinativi di macchinari core sono saliti inaspettatamente a luglio, segnando +4,6% contro un aumento del 5,6% nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che gli ordinativi di macchinari core salissero dell’1,5% a luglio.
Altri dati hanno mostrato che l’indice dell’attività del settore terziario nipponico è sceso dello 0,8% a luglio, più del previsto calo dello 0,4%, contro un aumento dello 0,2% del mese precedente.
Il biglietto verde si è indebolito contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,13% a 0,9719, AUD/USD in salita dello 0,62% a 1,0499 e NZD/USD in salita dello 0,67% a 0,8228.
Stamane la Westpac Banking Corporation ha dichiarato che il suo indice sulla fiducia dei consumatori in Australia è salito dell’1,6% a settembre, dopo essere sceso del 2,5% nel mese precedente.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,27% a 79,81.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sui prezzi all’importazione seguiti dalle scorte di greggio.