Investing.com – Il dollaro statunitense è in calo contro le principali controparti questo giovedì, con gli investitori che attendono il discorso del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, per avere delle indicazioni sulle prossime mosse di politica.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,20% a 1,2924.
I mercati attendono l’esito del vertice Fed nel corso della giornata, nella speculazione che la banca centrale USA possa implementare un terzo round di allentamento quantitativo.
L’euro ha trovato un ulteriore supporto dopo che l’Alta Corte Costituzionale tedesca ha approvato la partecipazione al fondo di salva taffio della zona euro, il Meccanismo Europeo di Stabilità.
La sentenza ha chiarito il modo in cui la Presidenza tedesca dovrà ratificare il MES, rispettando alcune condizioni che permetteranno alla Banca Centrale Europea di avviare il piano.
L’Alta Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato che la responsabilità del MES non dovrà superare i 190 miliardi senza l’approvazione della Camera, aggiungendo che entrambe le Camere del Parlamento dovranno essere informate delle decisioni relative al Meccanismo Europeo di Stabilità.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,33% a 1,6121.
Intanto il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,28% a 77,63, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,02% a 0,9373.
Stamattina la Banca Nazionale Svizzera ha tenuto il tasso di interesse invariato a settembre ed ha riaffermato il suo impegno al tasso minimo di 1,20 franchi svizzeri per euro.
I dati hanno mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione in Svizzera è salito inaspettatamente ad agosto, segnando +0,5% contro un calo dello 0,3% nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che l’IPP scendesse dello 0,4%.
Il biglietto verde è misto contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,05% a 0,9767, AUD/USD in calo dello 0,18% a 1,0446 e NZD/USD in salita dello 0,02% a 0,8213.
La Reserve Bank of New Zealand ha lasciato il tasso di interesse al minimo record del 2,50%, in una mossa ampiamente prevista.
Riguardo alla decisione il presidente della RBNZ, Allan Bollard ha dichiarato che non è necessario alzare i tassi fino alla seconda metà del 2013, per via dei rischi della crisi finanziaria della zona euro e per le previsioni economiche in Cina, il principale partner commerciale della Nuova Zelanda.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,16% a 79,75.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati del governo sull’IPC, nonché i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
La Federal Reserve annuncerà il suo tasso di interesse di riferimento ed il Presidente Ben Bernanke terrà un intervento.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,20% a 1,2924.
I mercati attendono l’esito del vertice Fed nel corso della giornata, nella speculazione che la banca centrale USA possa implementare un terzo round di allentamento quantitativo.
L’euro ha trovato un ulteriore supporto dopo che l’Alta Corte Costituzionale tedesca ha approvato la partecipazione al fondo di salva taffio della zona euro, il Meccanismo Europeo di Stabilità.
La sentenza ha chiarito il modo in cui la Presidenza tedesca dovrà ratificare il MES, rispettando alcune condizioni che permetteranno alla Banca Centrale Europea di avviare il piano.
L’Alta Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato che la responsabilità del MES non dovrà superare i 190 miliardi senza l’approvazione della Camera, aggiungendo che entrambe le Camere del Parlamento dovranno essere informate delle decisioni relative al Meccanismo Europeo di Stabilità.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,33% a 1,6121.
Intanto il biglietto verde è sceso contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,28% a 77,63, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,02% a 0,9373.
Stamattina la Banca Nazionale Svizzera ha tenuto il tasso di interesse invariato a settembre ed ha riaffermato il suo impegno al tasso minimo di 1,20 franchi svizzeri per euro.
I dati hanno mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione in Svizzera è salito inaspettatamente ad agosto, segnando +0,5% contro un calo dello 0,3% nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che l’IPP scendesse dello 0,4%.
Il biglietto verde è misto contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,05% a 0,9767, AUD/USD in calo dello 0,18% a 1,0446 e NZD/USD in salita dello 0,02% a 0,8213.
La Reserve Bank of New Zealand ha lasciato il tasso di interesse al minimo record del 2,50%, in una mossa ampiamente prevista.
Riguardo alla decisione il presidente della RBNZ, Allan Bollard ha dichiarato che non è necessario alzare i tassi fino alla seconda metà del 2013, per via dei rischi della crisi finanziaria della zona euro e per le previsioni economiche in Cina, il principale partner commerciale della Nuova Zelanda.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,16% a 79,75.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati del governo sull’IPC, nonché i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
La Federal Reserve annuncerà il suo tasso di interesse di riferimento ed il Presidente Ben Bernanke terrà un intervento.