Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo giovedì dopo la notizia che il prezzo del greggio Brent è crollato ad un nuovo minimo di 12 anni, notizia che ha alimentato i timori per le prospettive di crescita globale.
Il dollaro si è rafforzato poiché il prezzo del Brent, il riferimento globale, è crollato sotto i 30 dollari al barile per la prima volta dal 2004, per via dell’eccesso delle scorte globali e dei timori per un indebolimento in Cina.
Il crollo del prezzo del greggio pesa sul dollaro australiano, canadese e neozelandese, valute legate alla materia prima.
Il cambio AUD/USD scende dello 0,37% al minimo di quattro mesi di 0,6930, la coppia NZD/USD crolla dell’1,01% a 0,6449 e il cambio USD/CAD sale dello 0,22% ad un nuovo massimo di 12 anni e mezzo di 1,4370.
Stamane, l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha riportato che il numero degli occupati è sceso di 1.000 unità a dicembre, contro le aspettative di un calo di 12.500 unità.
Il numero degli occupati è salito di 75.000 unità a novembre, dato rivisto da un aumento precedentemente stimato di 71.400 unità.
Il tasso di disoccupazione in Australia è rimasto invariato al 5,8% a dicembre, contro le aspettative di un aumento al 5,9%.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,10% a 117,80.
Gli investitori restano cauti dopo la notizia di questa mattina di una serie di esplosioni e sparatorie nel cuore di Giacarta, capitale dell’Indonesia. Finora si contano quattro morti.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,34% a 1,0914.
Intanto, il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,25% a 1,4373, vicino al minimo di cinque anni di 1,4349, ed è in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF giù dello 0,20% a 1,0037.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,10% a 98,82.