Investing.com - Il dollaro continua a salire contro le altre principali valute questo martedì dopo le perdite segnate di recente, mentre l’attenzione degli investitori è rivolta alla pubblicazione dei dati sugli ordinativi alle fabbriche USA previsti nel corso della giornata.
Il dollaro sale contro lo yen, con il cambio USD/JPY su dello 0,19% a 120,97.
Il biglietto verde si è indebolito quando ieri l’Institute of Supply Management ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti è sceso al minimo di oltre due anni di 50,1 il mese scorso dalla lettura di 50,2 di settembre.
Il dollaro è sceso inoltre in seguito ai dati di giovedì scorso del Dipartimento per il Commercio secondo cui il prodotto interno lordo statunitense è cresciuto al tasso annuo dell’1,5% nel trimestre terminato a settembre, deludendo le aspettative di una crescita dell’1,6%.
I riflettori sono puntati ora sul report sull’occupazione non agricola che sarà pubblicato venerdì per avere indicazioni sulla possibilità di un aumento dei tassi a dicembre.
La scorsa settimana la Federal Reserve ha mantenuto i tassi invariati ma ha dichiarato che potrebbe alzarli per la prima volta dal 2006 in occasione del vertice di dicembre.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,51% a 1,0959.
Questa mattina, i dati ufficiali hanno rivelato che il numero dei disoccupati in Spagna è salito di 82.300 unità ad ottobre, contro le aspettative di un aumento di 70.300 unità e dopo l’incremento di 26.100 unità il mese precedente.
Intanto, il dollaro sale contro la sterlina ed il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,30% a 1,5371 ed il cambio USD/CHF su dello 0,53% a 0,9915.
I dati di questa mattina hanno mostrato che l’indice PMI di Markit per il settore edile britannico è sceso a 58,8 il mese scorso da 59,9 di settembre, in linea con le attese.
Il dollaro australiano sale, con la coppia AUD/USD in salita dello 0,23% a 0,7164, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,68% a 0,6700.
Come previsto, questa mattina, la Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento al 2,0%.
Commentando la decisione, il Governatore della RBA Glenn Stevens ha dichiarato che “le previsioni sull’inflazione potrebbero comportare un ulteriore allentamento della politica monetaria finalizzato al supporto della domanda".
Intanto, il cambio USD/CAD è in salita dello 0,45% a 1,3153.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, va su dello 0,42% a 97,40.