Investing.com - Il dollaro è misto contro le altre principali valute questo venerdì, dopo i dati che hanno mostrato un aumento maggiore del previsto nella produzione lo scorso mese, mentre gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi in Crimea.
Il dollaro è in calo contro l’euro, con EUR/USD su dello 0,09% a 1,3927.
I dati hanno mostrato inoltre che la produzione industriale negli USA a gennaio è stata rivista ad un calo dello 0,2% dal calo precedentemente stimato dello 0,3%.
In un report la Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’indice manifatturiero Empire State è salito a 5,6 questo mese, da una lettura di 4,5 a febbraio, contro le aspettative di un aumento a 6.
Nella zona euro i dati ufficiali hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro è salito dello 0,3% il mese scorso, al di sotto delle aspettative di un aumento dello 0,4%, dopo essere sceso dell’1,1% a gennaio.
Su base annua, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7% a febbraio, rispetto al previsto aumento dello 0,8%, e dopo essere salito dello 0,8% a gennaio.
L’indice dei prezzi al consumo core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcool e tabacco, è salito dello 0,5% a febbraio, dopo essere sceso dell’1,7% il mese precedente.
Intanto gli investitori continuano a monitorare gli eventi in Europa, il 90% dei votanti in Crimea ha scelto la scissione dall’Ucraina e l’annessione alla Russia. Il parlamento della Crimea quest’oggi ha formalmente chiesto di unirsi alla federazione russa.
I ministri degli esteri dell’Unione Europea hanno imposto il congelamento dei beni alle 21 persone con un ruolo attivo nella alla questione della scissione della Crimea. Il Presidente statunitense Barack Obama ha dichiarato che Washington rifiuta l’esito del referendum e ha avvisato che gli Stati Uniti sono pronti a imporre delle sanzioni a Mosca.
La sterlina è in calo contro il dollaro, con GBP/USD giù dello 0,09% a 1,6631.
Il dollaro è in salita contro lo yen e il franco svizzero, con USD/JPY su dello 0,48% a 101,84 e con USD/CHF in salita dello 0,09% a 0,8729.
Il biglietto verde è in calo contro il dollaro australiano, neozelandese e canadese, con AUD/USD su dello 0,57% a 0,9083, NZD/USD in salita dello 0,40% a 0,8568 e USD/CAD giù dello 0,27% a 1,1075.
I dati in Canada hanno mostrato che gli acquisti di obbligazioni estere sono aumentati di 1,09 miliardi di dollari canadesi a gennaio, contro le aspettative di un aumento di 3,24 miliardi di dollari canadesi, dopo un calo di 4,28 miliardi nel mese precedente.
I dati ufficiali di oggi hanno mostrato che i nuovi autoveicoli in Australia sono aumentati dello 0,1% il mese scorso, dopo il crollo del 4% a gennaio, dato rivisto al ribasso da una stima preliminare del 3,5%.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,02% a 79,51.