Investing.com - Il dollaro si stacca dal minimo di cinque mesi contro le altre principali valute questo venerdì, mentre i mercati assimilano la decisione della Federal Reserve di ridurre il numero degli aumenti dei tassi di interesse previsti per quest’anno.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,43% a 1,1266.
Il biglietto verde si è ripreso dal crollo seguito alla decisione di mercoledì della Fed di lasciare la politica monetaria invariata; la banca ha inoltre annunciato che quest’anno alzerà i tassi di interesse solo due volte e non quattro come precedentemente previsto.
I policymaker della Fed hanno spiegato che l’economia statunitense si trova ad affrontare i rischi derivanti da un’economia globale incerta, anche se la crescita moderata ed i “miglioramenti sul mercato del lavoro” potrebbero consentire di inasprire la politica monetaria quest’anno.
Il dollaro ha trovato supporto nei dati di ieri del Dipartimento per il Lavoro USA secondo cui le richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate meno del previsto la scorsa settimana.
Inoltre, la Federal Reserve Bank di Philadelphia ha reso noto che l’indice manifatturiero è salito a 12,4 questo mese dalla lettura di -2,8 di febbraio.
Il cambio USD/JPY è stabile a 111,41.
Questa mattina, dai verbali del vertice di politica monetaria di gennaio della Banca del Giappone è emerso che i policymaker hanno proposto di espandere il programma di acquisti di asset e di applicare i tassi di interesse negativi agli acquisti di asset.
Secondo i verbali, la BoJ alla fine ha deciso di adottare una politica di tassi di interessi negativi dopo che molti membri hanno spiegato che la decisione potrebbe contribuire ad evitare che i fattori esterni pesino sul "piano deflazionario" del Giappone.
Il dollaro sale contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,26% a 1,4442 ed il cambio USD/CHF su dello 0,25% a 0,9701.
La sterlina resta vicina al massimo di un mese contro il biglietto verde da quando ieri la Banca d’Inghilterra ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento allo 0,50%, come previsto. Il tasso viene mantenuto a questo livello dal marzo del 2009.
La banca centrale inoltre non ha apportato modifiche al programma di acquisti di stimolo da 375 miliardi di sterline.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,29% a 0,7625 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,73% a 0,6798.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,15% a 1,2997, staccandosi dal minimo di cinque mesi di 1,2941 ieri.
Il loonie, legato alle materie prime, resta supportato dal momento che il prezzo del greggio è tornato sopra i 40 dollari al barile tra le speranze di un possibile congelamento della produzione da parte dei principali produttori.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,34% a 95,10, staccandosi da un nuovo minimo di cinque di 94,61 segnato nella notte.