Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, mentre i riflettori sono puntati sull’attesissima decisione di politica monetaria della Federal Reserve prevista nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,27% a 121,01.
Gli operatori dei mercati prevedono che la banca centrale USA aumenterà i tassi di interesse per la prima volta dal giugno del 2006 oggi a conclusione del vertice.
Un aumento dei tassi di interesse farebbe crescere l’appeal del biglietto verde per i traders alla ricerca di investimenti ad alto rendimento a lungo termine, ma allo stesso tempo potrebbe scatenare un selloff del dollaro subito dopo la decisione.
Con l’aumento dei tassi che sembra ormai imminente, gli investitori si interrogano ora sulla tempistica dell’inasprimento della politica monetaria da parte della Fed nel 2016. La banca centrale ha spiegato che l’aumento dei tassi avverrà in modo graduale.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,10% a 1,0921.
L’Eurostat ha reso noto che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è salito dello 0,2% il mese scorso, in salita da una stima preliminare dello 0,1%. L’inflazione della zona euro ha segnato un aumento dello 0,1% ad ottobre.
Per il ventiseiesimo mese consecutivo, il tasso risulta al di sotto dell’1%, ben al di sotto dell’obiettivo della Banca Centrale Europea di poco meno del 2%.
Il report ha seguito le dichiarazioni del gruppo di ricerche di mercato Markit secondo cui l’indice composito flash della produzione nella zona euro, che comprende sia l’attività del settore manifatturiero che quella del settore dei servizi, è sceso da 54,2 di novembre a 54,0 a dicembre, meno della lettura di 54,2 prevista.
Questa mattina, l’agenzia di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice preliminare PMI per il settore manifatturiero tedesco è salito a 53,0 questo mese dalla lettura finale di 52,9 di novembre, mentre l’indice preliminare PMI per il settore dei servizi è sceso a 55,4 da 55,6.
In Francia, l’indice preliminare PMI per il settore dei servizi è sceso al minimo di 11 mesi di 50,0 questo mese da 51,0 di novembre, mentre l’indice PMI per il settore manifatturiero è salito al massimo di 21 mesi di 51,6 da 50,6.
Intanto, il dollaro sale contro la sterlina con la coppia GBP/USD giù dello 0,14% a 1,5017 ed è in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF che sccende dello 0,16% a 0,9899.
La sterlina si è indebolita quando l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha reso noto che la media degli stipendi, esclusi i bonus, è salita di solo il 2,0% nel trimestre terminato ad ottobre, in calo dal 2,4% del mese precedente.
Inclusi i bonus, i compensi sono aumentati del 2,4%, in calo dal 3,0% del mese precedente.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,2%, il minimo dal gennaio del 2006, dal 5,3% del trimestre conclusosi a settembre.
Il numero dei disoccupati ha visto un calo di 110.000 unità, il massimo dal trimestre terminato a settembre dello scorso anno, secondo l’ONS.
Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7189, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,21% a 0,6750.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,20% a 1,3761, poco meno del massimo di 11 anni e mezzo di 1,3781 di lunedì.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, va su dello 0,12% a 98,33.