Investing.com - Il dollaro è in salita questo venerdì, l’attenzione degli investitori si concentra sul summit del G20 che avrà inizio nel corso della giornata in Argentina.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,22% a 96,91 alle 5:19 ET (10:19 GMT).
Il Presidente USA Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping si incontreranno a margine del summit del G20 questo fine settimana. Resta da vedere se i due stringeranno veramente un accordo, con Trump ancora intenzionato ad implementare un aumento dei dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi a partire dal 1° gennaio.
Gli investitori tengono in conto inoltre la possibilità di aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve. I verbali del vertice della Fed pubblicati ieri hanno mostrato che la banca centrale prevede di alzare i tassi di interesse, anche se non ha fornito una tempistica.
La pubblicazione dei verbali segue di un giorno le parole del Presidente della Fed Jerome Powell, secondo cui l’attuale livello dei tassi è “poco meno” del livello neutro, parole che gli investitori hanno interpretato come un segnale della possibilità che i prossimi tassi siano più lenti.
Il dollaro sale contro lo yen, tradizionale valuta rifugio, con la coppia USD/JPY su dello 0,04% a 113,53. Nei periodi di incertezza, gli investitori tendono a investire sullo yen giapponese, considerato una valuta rifugio quando c’è bassa propensione al rischio.
Giù anche l’euro, sulla scia dei dati deludenti sulle vendite al dettaglio tedesche, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,27% a 1,1362. Le vendite al dettaglio in Germania sono infatti scese dello 0,3% al minimo di tre mesi, rispetto alle previsioni di un aumento dello 0,4%.
La sterlina rimane in discesa, con la coppia GBP/USD giù a 1,2752, nei timori per la Brexit.
Intanto, il cambio NZD/USD è stabile a 0,6858, mentre la coppia AUD/USD scende dello 0,27% a 0,7298.