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Dollaro vicino al massimo di 10 settimane, yen stabile dopo l’annuncio della BoJ

Pubblicato 31.10.2018, 09:39
Aggiornato 31.10.2018, 09:39
© Reuters.

Investing.com - Il dollaro scende ma resta vicino al massimo di 10 settimane contro il paniere delle valute questo mercoledì, supportato dalle indicazioni che l’economia statunitense rimane forte, mentre lo yen è stabile sulla scia dell’annuncio di politica monetaria della Banca del Giappone.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 96,69 alle 04:37 ET (08:37 GMT), dopo aver segnato il massimo della notte di 96,85, il massimo dal 15 agosto.

La richiesta di dollaro continua ad essere supportata dai dati di ieri da cui è emerso che la fiducia dei consumatori USA è salita al massimo di 18 anni ad ottobre, incoraggiata da un mercato del lavoro solido.

I segnali di forza dell’economia statunitense contrastano con il peggioramento delle prospettive per la zona euro, dove i dati di ieri hanno rivelato che la crescita economica è rallentata più del previsto nel terzo trimestre.

L’euro oscilla vicino al minimo di 10 settimane contro il dollaro, con la coppia EUR/USD scambiata a 1,1353.

Sulla moneta unica, che si avvia a segnare un calo mensile di circa il 2,2% contro il dollaro, pesa l’incertezza politica in Germania, in seguito alla decisione della Cancelliera tedesca Angela Merkel di dimettersi nel 2021. Anche lo scontro in corso tra Roma e Bruxelles per il bilancio italiano influisce sulla valuta.

Lo yen è pressoché invariato contro il dollaro, con il cambio USD/JPY a 113,08 dopo che la BoJ ha confermato la politica monetaria nella notte tagliando però le previsioni sull’inflazione e spiegando che continuerà con il suo massiccio programma di stimolo ancora per qualche tempo.

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La sterlina sale, con la coppia GBP/USD su dello 0,3% a 1,2745, in ripresa dal minimo di dieci settimane di ieri di 1,2691.

La valuta britannica si è indebolita ieri, quando l’agenzia di rating Standard and Poor’s ha avvertito che una Brexit senza accordo probabilmente porterebbe l’economia del paese in una recessione prolungata.

Nel frattempo, il dollaro australiano scende, con il cambio AUD/USD giù dello 0,25% a 0,7087, dopo i dati deboli sull’inflazione da cui è emerso che la banca centrale del paese probabilmente lascerà invariati i tassi per un periodo più lungo.

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