Investing.com – L’euro è sceso stamane contro la principale controparte, dopo la massiccia immissione di liquidità dalla BCE, mentre le minori le aspettative per un altro giro di allentamento dalla FED hanno supportato il biglietto verde.
Durante la tarda mattinata europea, l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,02%, a 1,3322.
Il sentimento sull’euro resta fragile per via dei timori sull’efficacia a lungo termine dell’operazione della BCE di ieri.
Intanto i timori per le previsioni economiche dell’area sono esacerbate dal rilascio dai dati che mostrano che nella zona euro il tasso di disoccupazione è salito più del previsto a gennaio, salendo al massimo dall’introduzione dell’euro, mentre è salito anche il tasso annuo d’inflazione.
Un report separato ha mostrato che il settore manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,20% a 0,8355.
La sterlina è sostenuta dai dati sull’attività
manifatturiera che hanno mostrato un aumento a febbraio, sebbene ad un passo molto lento, incrementando le speranze per un recupero nel primo trimestre.
L’euro è scesa anche contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,17% a 107,94.
I dati ufficiali in Giappone hanno mostrato che la spesa è salita nell’ultimo trimestre al picco degli ultimi 5 anni, indicando una ripresa economica.
L’euro è sceso contro il franco svizzero, con EUR/CHF in salita dello 0,02%, a 1,2054.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia è salita ad un tasso annuo dell’1,3% negli ultimi tre mesi del 2011, superando le aspettative di un aumento dello1,1%.
Un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera in Svizze è migliorata più del previsto a febbraio, ma è rimasta in territorio negative per il quinto mese consecutivo
L’euro è sceso contro i dollari australiani e neozelandesi e canadesi, con EUR/AUD giù dello 0,32% a 1,2374, EUR/NZD giù dello 0,23% a 1,5935 ed EUR/CAD giù dello 0,37%a 1,3140.
Le valute legate alle materie prime hanno trovato il supporto dei dati del governo cinese sul settore manifatturiero, che mostrano un aumento superiore al previsto, allentando i timori per la seconda economia mondiale.
Sempre oggi i leader UE si daranno inizio al summit di 2 giorni a Bruxelles. Prima del vertice i ministri delle finanze della zona euro discuteranno sulla posizione della Grecia in merito agli obblighi presi per il secondo salvataggio.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, mentre l’Institute for Supply Management produrrà un report sull’attività manifatturiera. Inoltre, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà per il secondo giorno davanti al Congresso.
Durante la tarda mattinata europea, l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,02%, a 1,3322.
Il sentimento sull’euro resta fragile per via dei timori sull’efficacia a lungo termine dell’operazione della BCE di ieri.
Intanto i timori per le previsioni economiche dell’area sono esacerbate dal rilascio dai dati che mostrano che nella zona euro il tasso di disoccupazione è salito più del previsto a gennaio, salendo al massimo dall’introduzione dell’euro, mentre è salito anche il tasso annuo d’inflazione.
Un report separato ha mostrato che il settore manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,20% a 0,8355.
La sterlina è sostenuta dai dati sull’attività
manifatturiera che hanno mostrato un aumento a febbraio, sebbene ad un passo molto lento, incrementando le speranze per un recupero nel primo trimestre.
L’euro è scesa anche contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,17% a 107,94.
I dati ufficiali in Giappone hanno mostrato che la spesa è salita nell’ultimo trimestre al picco degli ultimi 5 anni, indicando una ripresa economica.
L’euro è sceso contro il franco svizzero, con EUR/CHF in salita dello 0,02%, a 1,2054.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia è salita ad un tasso annuo dell’1,3% negli ultimi tre mesi del 2011, superando le aspettative di un aumento dello1,1%.
Un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera in Svizze è migliorata più del previsto a febbraio, ma è rimasta in territorio negative per il quinto mese consecutivo
L’euro è sceso contro i dollari australiani e neozelandesi e canadesi, con EUR/AUD giù dello 0,32% a 1,2374, EUR/NZD giù dello 0,23% a 1,5935 ed EUR/CAD giù dello 0,37%a 1,3140.
Le valute legate alle materie prime hanno trovato il supporto dei dati del governo cinese sul settore manifatturiero, che mostrano un aumento superiore al previsto, allentando i timori per la seconda economia mondiale.
Sempre oggi i leader UE si daranno inizio al summit di 2 giorni a Bruxelles. Prima del vertice i ministri delle finanze della zona euro discuteranno sulla posizione della Grecia in merito agli obblighi presi per il secondo salvataggio.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, mentre l’Institute for Supply Management produrrà un report sull’attività manifatturiera. Inoltre, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà per il secondo giorno davanti al Congresso.