Investing.com – L’euro ha esteso le perdite contro le principali controparti martedì, i nuovi timori per la Spagna insieme ai dati deludenti sulla zona euro hanno cancellato le speranze per una svolta nella crisi della zona euro.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,51% a 1,2434.
Il dollaro si è rafforzato dopo che il ministro del tesoro spagnolo, Cristobal Montoro, ha dichiarato che i mercati finanziari erano attualmente chiusi per via dell’alto livello dei rendimenti dei titoli.
Intanto i dati rivisti hanno mostrato che il settore dei servizi nella zona euro si è contratto ad un passo più lento di quanto inizialmente previsto a maggio, al ritmo più veloce da giugno 2009.
L’indice del settore dei servizi ha segnato una lettura di 46,7 a maggio, contro una stima preliminare di 46,5, ma al di sotto del livello chiave di 50.
I dati ufficiali hanno mostrato che in Germania gli ordini di fabbrica sono scesi dell’1,9% ad aprile, superando le aspettative per un calo dell’1%, alimentando i timori sull’impatto della crisi del debito sovrano nella principale economia della zona euro.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio sono scese dell’1% ad aprile, contro le aspettative di un calo dello 0,1%.
Il sentimento era migliorato nella sessione, nelle speranze di una svolta nel corso di una teleconferenza di emergenza tra i ministri delle finanze del gruppo dei G7 per discutere la crisi della zona euro, al suo terzo anno.
L’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,68% a 97,24, riavvicinandosi al minimo di 11 anni e mezzo.
La moneta unica è scesa contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,35% a 0,8094 ed è rimasta stabile contro il franco svizzero, con EUR/CHF in salita dello 0,01% a 1,2010.
Nel Regno Unito mercati sono rimasti chiusi per via del giubileo della Regina.
Intanto la moneta unica è in calo nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con EUR/CAD in calo dello 0,44% a 1,2931, EUR/AUD in calo dello 0,63% a 1,2768 ed EUR/NZD in calo dello 0,16% a 1,6492.
Stamane la Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25%, a 3,50%, il minimo dall’ottobre 2009, dichiarando che i recenti indicatori hanno suggerito “ulteriori rallentamenti in Europa ed una crescita moderata in Cina”.
Nel corso della giornata negli USA l’ISM rilascerà il report sull’attività non manifatturiera.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,51% a 1,2434.
Il dollaro si è rafforzato dopo che il ministro del tesoro spagnolo, Cristobal Montoro, ha dichiarato che i mercati finanziari erano attualmente chiusi per via dell’alto livello dei rendimenti dei titoli.
Intanto i dati rivisti hanno mostrato che il settore dei servizi nella zona euro si è contratto ad un passo più lento di quanto inizialmente previsto a maggio, al ritmo più veloce da giugno 2009.
L’indice del settore dei servizi ha segnato una lettura di 46,7 a maggio, contro una stima preliminare di 46,5, ma al di sotto del livello chiave di 50.
I dati ufficiali hanno mostrato che in Germania gli ordini di fabbrica sono scesi dell’1,9% ad aprile, superando le aspettative per un calo dell’1%, alimentando i timori sull’impatto della crisi del debito sovrano nella principale economia della zona euro.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio sono scese dell’1% ad aprile, contro le aspettative di un calo dello 0,1%.
Il sentimento era migliorato nella sessione, nelle speranze di una svolta nel corso di una teleconferenza di emergenza tra i ministri delle finanze del gruppo dei G7 per discutere la crisi della zona euro, al suo terzo anno.
L’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,68% a 97,24, riavvicinandosi al minimo di 11 anni e mezzo.
La moneta unica è scesa contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,35% a 0,8094 ed è rimasta stabile contro il franco svizzero, con EUR/CHF in salita dello 0,01% a 1,2010.
Nel Regno Unito mercati sono rimasti chiusi per via del giubileo della Regina.
Intanto la moneta unica è in calo nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con EUR/CAD in calo dello 0,44% a 1,2931, EUR/AUD in calo dello 0,63% a 1,2768 ed EUR/NZD in calo dello 0,16% a 1,6492.
Stamane la Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25%, a 3,50%, il minimo dall’ottobre 2009, dichiarando che i recenti indicatori hanno suggerito “ulteriori rallentamenti in Europa ed una crescita moderata in Cina”.
Nel corso della giornata negli USA l’ISM rilascerà il report sull’attività non manifatturiera.