Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro USA e lo yen dopo le dichiarazioni del Presidente BCE Mario Draghi che ha affermato che la banca farà tutto il necessario per proteggere l’euro.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro è salito contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,44% a 1,2209.
A Londra Draghi ha dichiarato che la BCE sarebbe pronta ad intervenire per abbassare lo spread di Spagna e Italia, affermando che i rendimenti dei titoli dovranno scendere durante il mandato BCE se interferiranno con la ‘trasmissione’ della politica monetaria.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è al 7,34%, giù rispetto al massimo del 7,74% ma ancora al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Il sentimento sul biglietto verde è stato colpito dalle aspettative verso nuove misure di allentamento da parte della Federal Reserve, in attesa del prossimo vertice di politica monetaria.
L’euro ha guadagnato terreno contro lo yen, con EUR/JPY su dello 0,47% a 94,48.
La moneta unica ha cancellato le perdite contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,01% a 0,7844 ed è rimasto stabile contro il franco svizzero, con EUR/CHF in calo dello 0,01% a 1,2009.
La sterlina è rimasta sotto pressione in seguito al rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato ieri che l’economia del Regno Unito ha subito la contrazione più forte dal primo trimestre 2009 nel trimestre conclusosi a giugno.
I dati deboli hanno acceso le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra ed hanno acceso le preoccupazioni per un possibile downgrade della tripla A del rating britannico.
Intanto la moneta unica è stata mista nei confronti dei dollari australiani, canadesi e neozelandesi, con EUR/AUD in calo dello 0,18% a 1,1770, EUR/CAD in salita dello 0,01% a 1,2346 ed EUR/NZD in calo dello 0,39% a 1,5346.
La Reserve Bank della Nuova Zelanda ha tenuto invariato il tasso di interesse al 2,5%, dichiarando che c’è ancora un rischio “limitato” che le condizione della zona euro possano peggiorare significativamente.
Intanto il Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso incontrerà il Primo Ministro greco Antonis Samaras nel corso della giornata, nei timori che le riforme economiche del paese non stiano rispettando i programmi.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case in corso.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro è salito contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,44% a 1,2209.
A Londra Draghi ha dichiarato che la BCE sarebbe pronta ad intervenire per abbassare lo spread di Spagna e Italia, affermando che i rendimenti dei titoli dovranno scendere durante il mandato BCE se interferiranno con la ‘trasmissione’ della politica monetaria.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è al 7,34%, giù rispetto al massimo del 7,74% ma ancora al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Il sentimento sul biglietto verde è stato colpito dalle aspettative verso nuove misure di allentamento da parte della Federal Reserve, in attesa del prossimo vertice di politica monetaria.
L’euro ha guadagnato terreno contro lo yen, con EUR/JPY su dello 0,47% a 94,48.
La moneta unica ha cancellato le perdite contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,01% a 0,7844 ed è rimasto stabile contro il franco svizzero, con EUR/CHF in calo dello 0,01% a 1,2009.
La sterlina è rimasta sotto pressione in seguito al rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato ieri che l’economia del Regno Unito ha subito la contrazione più forte dal primo trimestre 2009 nel trimestre conclusosi a giugno.
I dati deboli hanno acceso le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra ed hanno acceso le preoccupazioni per un possibile downgrade della tripla A del rating britannico.
Intanto la moneta unica è stata mista nei confronti dei dollari australiani, canadesi e neozelandesi, con EUR/AUD in calo dello 0,18% a 1,1770, EUR/CAD in salita dello 0,01% a 1,2346 ed EUR/NZD in calo dello 0,39% a 1,5346.
La Reserve Bank della Nuova Zelanda ha tenuto invariato il tasso di interesse al 2,5%, dichiarando che c’è ancora un rischio “limitato” che le condizione della zona euro possano peggiorare significativamente.
Intanto il Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso incontrerà il Primo Ministro greco Antonis Samaras nel corso della giornata, nei timori che le riforme economiche del paese non stiano rispettando i programmi.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case in corso.