Investing.com – L’euro ha esteso oggi i guadagni contro lo yen, dopo i dati migliori del previsto sull’indice ZEW del clima economico tedesco, che ha segnato il maggior incremento mai registrato, spingendo in alto la moneta unica.
Durante il pomeriggio degli scambi europei, il cambio EUR/JPY ha toccato 98,32 il massimo dal 13 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 97,95 in salita dello 0,71%.
Supporto a 97,02, minimo del 16 gennaio e di 11 anni e resistenza a 99,34, massimo del 5 gennaio.
La domanda di euro è stata spinta dopo che il Centro ZEW per la Ricerca Economica ha dichiarato che il suo indice di clima economico tedesco è migliorato di 32 punti a meno 21,6 nel mese di dicembre, contro il dato di dicembre di meno 53,8. Gli analisti si attendevano che l'indice salisse di 4,6 punti a meno 49,2 nel mese di gennaio.
Nel frattempo, il sentimento economico nella zona euro è aumentato più del previsto a gennaio a meno 32,5 da meno 54,1 di dicembre.
Un report separato ha mostrato che L’IPC della zona euro è salito più del previsto a dicembre, aumentando del 2,7% dopo un aumento del 2,8% nel mese precedente.
La Spagna ha venduto all'asta 4,8 miliardi di euro di debito in titoli a breve termine ad un tasso nettamente inferiore, indicando che il sentimento degli investiti tori non ha risentito del downgrade di massa di ieri.
L’euro è stato supportato dai dati sul PIL cinese migliori del previsto, relativi al quarto trimestre, che hanno allentato le tensioni sulle previsioni di crescita dell’economia mondiale.
I dati sono giunto dopo la decisione di S&P di tagliare i rating della tripla-A sul fondo di salvataggio della zona euro, il Fondo europeo per la stabilità finanziaria di una tacca, dopo il downgrade di nove paesi della zona euro, tra cui la Francia.
Intanto lo yen è leggermente sceso contro il dollaro con USD/JPY in salita dello 0,06%, a 76,83.
Stamane il Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa ha incontrato il Primo Ministro Yoshihiko Noda per discutere della crisi del debito UE, nel timore di un impatto sull’apprezzamento dello yen e sull’export dell’economia nipponica.
Infine, i dati ufficiali hanno dimostrato che il settore terziario in Giappone è sceso più del previsto novembre, scendendo dello 0.8% dopo un aumento dello 0,7% registrato nel mese precedente.
Durante il pomeriggio degli scambi europei, il cambio EUR/JPY ha toccato 98,32 il massimo dal 13 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 97,95 in salita dello 0,71%.
Supporto a 97,02, minimo del 16 gennaio e di 11 anni e resistenza a 99,34, massimo del 5 gennaio.
La domanda di euro è stata spinta dopo che il Centro ZEW per la Ricerca Economica ha dichiarato che il suo indice di clima economico tedesco è migliorato di 32 punti a meno 21,6 nel mese di dicembre, contro il dato di dicembre di meno 53,8. Gli analisti si attendevano che l'indice salisse di 4,6 punti a meno 49,2 nel mese di gennaio.
Nel frattempo, il sentimento economico nella zona euro è aumentato più del previsto a gennaio a meno 32,5 da meno 54,1 di dicembre.
Un report separato ha mostrato che L’IPC della zona euro è salito più del previsto a dicembre, aumentando del 2,7% dopo un aumento del 2,8% nel mese precedente.
La Spagna ha venduto all'asta 4,8 miliardi di euro di debito in titoli a breve termine ad un tasso nettamente inferiore, indicando che il sentimento degli investiti tori non ha risentito del downgrade di massa di ieri.
L’euro è stato supportato dai dati sul PIL cinese migliori del previsto, relativi al quarto trimestre, che hanno allentato le tensioni sulle previsioni di crescita dell’economia mondiale.
I dati sono giunto dopo la decisione di S&P di tagliare i rating della tripla-A sul fondo di salvataggio della zona euro, il Fondo europeo per la stabilità finanziaria di una tacca, dopo il downgrade di nove paesi della zona euro, tra cui la Francia.
Intanto lo yen è leggermente sceso contro il dollaro con USD/JPY in salita dello 0,06%, a 76,83.
Stamane il Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa ha incontrato il Primo Ministro Yoshihiko Noda per discutere della crisi del debito UE, nel timore di un impatto sull’apprezzamento dello yen e sull’export dell’economia nipponica.
Infine, i dati ufficiali hanno dimostrato che il settore terziario in Giappone è sceso più del previsto novembre, scendendo dello 0.8% dopo un aumento dello 0,7% registrato nel mese precedente.