17 febbraio (Reuters) - L'effetto negativo del mancato accordo di ieri all'Eurogruppo sul debito della Grecia si è fatto sentire in molti mercati dell'area Asia-Pacifico, oltre che sui futures della borsa statunitense e sull'euro.
Intorno alle 8,15 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, perde lo 0,08%. L'indice giapponese Nikkei, dopo aver raggiunto quasi i massimi da otto anni, ha ritracciato e ha chiuso a -0,1%.
Il ministro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, ha di fatto dato un ultimatum alla Grecia, spiegando che Atene ha tempo fino a venerdì prossimo per accettare un'estensione del bailout, pena lo stop al programma di aiuti con la fine di febbraio.
Senza il sostegno dei creditori, il governo e le banche greche potrebbero dover fare fronte a un'erosione della liquidità, col rischio di un abbandono dell'euro e un ritorno alla dracma.
I mercati però non hanno perso del tutto la speranza di un accordo last minute, spiega Kyosuke Suzuki, direttore del Forex di Société Générale: "Il mercato è stato un po' ottimista su un accordo, dunque c'è stata un po' di sorpresa... Ma dall'esperienza passata, durante la crisi del debito della zona euro, il mercato è anche abituato a negoziati che si trascinano fino all'ultimissimo minuto. Dunque mentre il tail risk sembra in crescita, non c'è panico nel mercato".
In precedenza, i mercati mondiali hanno raggiunto i livelli più alti da settembre proprio sull'ottimismo legato alla trattativa sul debito greco.
Intanto, cresce il prezzo del petrolio a seguito dei timori per le forniture dalla Libia e dal Kurdistan.
SHANGHAI ha chiuso in rialzo - quasi 0,8% - per la settima seduta consecutiva, grazie anche ai guadagni del settore immobiliare, dopo i segnali che sembrano indicare un inizio della stabilizzazione dei prezzi immobiliari nelle città principali.
In rialzo anche HONG KONG. Il titolo Prada guadagna lo 0,12%. Domani la borsa di Hong Kong sarà aperta solo per mezza giornata, poi riaprirà lunedì prossimo.
Chiude invece negativa SYDNEY, dopo i risultati deludenti per gli investitori di una delle più importanti banche del Paese, Australia and New Zealand Banking Groupe , anche sull'onda del mancato accordo sul debito greco. In calo anche SINGAPORE.
Chiusura lievemente positiva per SEUL, mentre la moneta locale, il won, riprende terreno rispetto all'euro; mentre TAIWAN ha chiuso a +0,35% spinta anche oggi dai titoli tecnologici e del settore plastico. In leggero rialzo anche MUMBAI.
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