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Dollaro in calo dopo il report Empire State

Pubblicato 17.02.2015, 14:41
© Reuters.  Il dollaro resta in calo dopo il rilascio di dati USA deludenti
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Investing.com - Il dollaro rimane negativo contro le altre principali valute questo martedì, dopo il rilascio di dati deludenti sul comparto manifatturiero dell’area di New York, dati che hanno alimentato i timori sulla forza della ripresa USA.

In un report la Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’indice sulle condizioni delle imprese è sceso a 7,8 questo mese da una lettura di 10,0 a gennaio. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso a 8,5 a febbraio.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,45% a 94,03.

L’euro sale contro il dollaro, con la coppia EUR/USD su dello 0,59% a 1,1421.

L’euro è stato sostenuto dal report ZEW nel quale si legge che l’indice sul sentimento economico tedesco è salito di 4,6 punti a 53,0 questo mese dalla lettura di gennaio di 48,4. Si tratta della lettura più alta dal febbraio del 2014, ma ha deluso le aspettative di una lettura pari a 55,0.

Gli investitori restano cauti dal momento che a fine mese scadrà l’attuale piano di salvataggio della Grecia da 240 miliardi di euro ed il nuovo governo greco non intende prolungarlo. Atene ieri ha rifiutato la proposta di un’estensione di sei mesi del piano di salvataggio, definendolo “inaccettabile”.

La Grecia ha tempo fino a venerdì per richiedere il prolungamento altrimenti il piano di salvataggio scadrà il 28 febbraio e il paese resterà senza soldi.

Lo scontro tra la Grecia e i suoi creditori ha scatenato i timori per una eventuale uscita del paese dalla zona euro. Nel corso della giornata, la Banca Centrale Europea deciderà se sospendere o meno il supporto finanziario di emergenza destinato alla Grecia.

La sterlina è in calo contro il dollaro, con la coppia GBP/USD giù dello 0,08% a 1,5353.

Nel report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico si legge che l’indice dei prezzi al consumo è sceso allo 0,3% il mese scorso dallo 0,5% di dicembre, in linea con le aspettative dei mercati.

Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,9% a gennaio, contro le aspettative di un calo dello 0,8% e dopo essere rimasto stabile a dicembre.

L’indice IPC core, che esclude i costi di alimentari, energia, alcol e tabacco, è salito al tasso dell’1,4% il mese scorso, in salita dall’1,3% di dicembre e al di sopra del previsto aumento dell’1,3%.

Intanto, il cambio USD/JPY sale dello 0,17% a 118,68, mentre la coppia USD/CHF è in calo dello 0,20% a 1,9301.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,60% a 1,7819 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,52% a 0,7541.Nei verbali del vertice di politica monetaria di febbraio della Reserve Bank of Australia si legge che la banca ha intenzione di tagliare i tassi questo mese per via del peggioramento delle prospettive economiche.

Intanto, il dollaro canadese resta in salita, con la coppia USD/CAD giù dello 0,68% a 1,2383, nonostante Statistics Canada abbia riportato che gli acquisti di obbligazioni estere sono scesi di 13,55 miliardi di dollari canadesi a dicembre, contro le previsioni di un aumento di 5,35 miliardi di dollari canadesi.

I dati di novembre sono stati rivisti ad un aumento di 4,30 miliardi, dalla precedente lettura di un aumento di 4,29 miliardi di dollari canadesi.

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