Investing.com – Il dollaro è sceso oggi contro lo yen, al minimo di 4 giorni, tra il rinnovo dei timori sulla crisi del debito nella zona euro che hanno spinto la richiesta di valuta rifugio; tuttavia lo yen è rimasto supportato dalle aspettative verso ulteriori allentamenti quantitativi da parte della Banca del Giappone.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 80,86, il minimo dal 18 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 80,95 in calo dello 0,28%.
Supporto a 80,64, minimo del 13 aprile e resistenza a 81,39, massimo del 1 marzo.
Il sentimento dei mercati è andato ieri sotto pressione per via dei dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
Intanto aumentano i timori per il debito della zona euro, tra la corsa presidenziale in Francia iniziata domenica e le dimissioni di ieri del primo ministro olandese Mark Rutte, nel corso di una crisi dovuta ai tagli al bilancio, creando un vuoto politico in uno dei paesi più stabili dell’intera area.
Intanto lo yen resta supportato dalle aspettative verso la decisione di ulteriori allentamenti quantitativi da parte della Banca del Giappone, durante il prossimo meeting di allentamento monetario del 27 aprile.
Il governatore della BoJ Masaaki Shirakawa ha dichiarato nel meeting della scorsa settimana che la banca centrale resta “impegnata” verso l’allentamento quantitativo.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,18%, a 106,62.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno un report sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, nonché un report del Conference Board sulla fiducia dei consumatori ed i dati del governo sulle vendite di case nuove.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 80,86, il minimo dal 18 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 80,95 in calo dello 0,28%.
Supporto a 80,64, minimo del 13 aprile e resistenza a 81,39, massimo del 1 marzo.
Il sentimento dei mercati è andato ieri sotto pressione per via dei dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
Intanto aumentano i timori per il debito della zona euro, tra la corsa presidenziale in Francia iniziata domenica e le dimissioni di ieri del primo ministro olandese Mark Rutte, nel corso di una crisi dovuta ai tagli al bilancio, creando un vuoto politico in uno dei paesi più stabili dell’intera area.
Intanto lo yen resta supportato dalle aspettative verso la decisione di ulteriori allentamenti quantitativi da parte della Banca del Giappone, durante il prossimo meeting di allentamento monetario del 27 aprile.
Il governatore della BoJ Masaaki Shirakawa ha dichiarato nel meeting della scorsa settimana che la banca centrale resta “impegnata” verso l’allentamento quantitativo.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,18%, a 106,62.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno un report sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, nonché un report del Conference Board sulla fiducia dei consumatori ed i dati del governo sulle vendite di case nuove.