MILANO (Reuters) - Saipem è in profondo rosso a Piazza Affari, penalizzata dalle indiscrezioni stampa secondo le quali, tra le ipotesi proposte dalle banche d'affari all'azionista Eni e al management, c'è un aumento di capitale, di cui si parlerebbe però dopo l'estate.
Intorno alle 11,00 il titolo segna un calo del 6,66% a 11,08 euro e oltre 5,7 milioni di pezzi scambiati da una media a 30 giorni di 5,8 milioni. Il settore oil&gas in Europa cede l'1,9%.
Il Sole 24 Ore cita anche le anticipazioni di Dealreporter secondo cui l'aumento potrebbe essere nell'ordine di 2-2,5 miliardi di euro. Con l'aumento potrebbe entrare un nuovo socio di rilievo finanziario o industriale.
La società non ha commentato le indiscrezioni.
"Realizzare un aumento per un oil service non è semplice in questo momento visto l'outlook sul settore e andrebbe fatto a sconto. L'obiettivo di Eni è deconsolidare il debito di Saipem", rileva un analista di una grossa banca d'affari italiana.
Al 31 marzo scorso il debito della società di ingegneristica e contruzioni controllata al 43% da Eni era pari a 5,2 miliardi con una previsione a fine anno sotto i 4 miliardi.
Un report di Banca Akros sottolinea che "Eni ha già affermato di non avere intenzione di vendere Saipem a questi livelli di prezzo. E andare verso un aumento di capitale sarebbe la stessa cosa e crediamo che questa non sia la migliore opzione al momento per Eni. Secondo noi, sarebbe meglio attendere i risultati del nuovo AD, Stefano Cao, le iniziative che prenderà e i trend di mercato, prima di decidere una qualunque soluzione di tipo straordinario".
(Giancarlo Navach)