Il gruppo Impregilo ha chiuso il primo semestre del 2011 con risultati finali positivi. Tali risultati riflettono la solidità e la competitività del Gruppo Impregilo come confermano i significativi risultati commerciali conseguiti, in particolare nel settore Costruzioni, negli Stati Uniti, in Romania ed in Italia. In tale ambito, infatti, la diversificazione geografica e produttiva che il gruppo Impregilo persegue con successo ha consentito il mantenimento di positivi livelli di redditività.
Le condizioni di incertezza evidenziate dai mercati internazionali già nei precedenti periodi continuano a costituire un elemento di criticità per le imprese che operano in settori industriali caratterizzati da forti investimenti in capitale fisso come quelli in cui Impregilo opera. Nell’attesa che i principali indicatori a livello globale evidenzino tendenze più stabili di ripresa della produzione mondiale, si evidenzia che ai positivi segnali di reazione alla crisi finanziaria del 2008 da parte di alcuni tra i paesi con le economie maggiormente sviluppate e finanziariamente solide, si sono contrapposti nuovi sintomi di profonda instabilità in altre aree che hanno contribuito a mantenere il grado di incertezza generale su livelli ancora elevati.
Ssin dall’inizio dell'esercizio corrente si sta riscontrando una nuova fase critica in alcune economie importanti come quelle dell’area nord-africana. Tale fase ha visto alcuni paesi come la Tunisia, l’Egitto e la Libia, essere il teatro di forti tensioni interne rapidamente degenerate in conflitti politici di grande portata che hanno modificato i precedenti equilibri interni.
Lo sviluppo della situazione nel mercato libico ha costretto il gruppo a sospendere temporaneamente le proprie attività industriali nell’attesa che le condizioni politiche e sociali riprendano le necessarie caratteristiche di sicurezza e stabilità. Pur nell’assenza di significative criticità in merito agli investimenti effettuati in tale area, sostanzialmente coperti dalle anticipazioni contrattualmente previste e ricevute, si confermano le previsioni prudenziali che non considerano la ripresa delle attività produttive in Libia nell’esercizio in corso.
Il quadro macroeconomico evidenziato dal mercato italiano continua a presentare difficoltà nella ripresa dei livelli di produzione e di investimento anche in confronto alle altre economie europee. Tale quadro risulta ulteriormente penalizzato dalle nuove pressioni di carattere finanziario che hanno colpito l’Italia nell’ultima parte del periodo di riferimento e nel periodo immediatamente seguente.
I ricavi totali del Gruppo per il primo semestre 2011 ammontano complessivamente a € 1.004,0 milioni (€ 1.003,6 milioni per il corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Tale valore è stato realizzato per € 782,0 milioni, pari al 78% del totale, all’estero e riflette lo sviluppo dei settori Costruzioni (con ricavi per € 777,1 milioni, in crescita rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente dell’8%) e Concessioni (con ricavi per € 118,4 milioni, in crescita rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente del 5%). Tali risultati hanno consentito di contenere la prevista riduzione della produzione del settore Impianti derivante dal completamento dei progetti in portafoglio.
Il risultato operativo consolidato (EBIT) è positivo per € 85,0 milioni (€ 98,1 milioni) con un’incidenza complessiva sui ricavi (Return on Sales) del 8,5% (9,8%). A tale risultato hanno contribuito positivamente i settori Costruzioni per € 82,0 milioni (R.o.S. del 10,6%) e Concessioni per € 43,1 milioni (R.o.S. del 36,4%). Il settore Impianti, infine, ha evidenziato un risultato operativo negativo pari a € 20,7 milioni (negativo per € 22,1 milioni nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente).
Il risultato netto consolidato di pertinenza del gruppo per il primo semestre 2011 è positivo per €39,0 milioni (€ 60,4 milioni per l’esercizio precedente). Si sottolinea che il primo semestre del 2010 aveva beneficiato degli effetti di natura non ricorrente relativi alla cessione parziale della società controllata brasiliana Elog che erano stati pari a circa € 43,0 milioni.
La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2011 evidenzia un indebitamento netto pari a € 559,3 milioni rispetto ad un indebitamento netto di € 313,4 milioni registrato al 31 dicembre 2010. Tale variazione, allineata alle previsioni che il Gruppo aveva effettuato all’inizio del periodo, tiene conto del protrarsi degli inadempimenti delle amministrazioni pubbliche coinvolte nell’ambito dei progetti RSU Campania che non hanno ancora consentito al Gruppo Impregilo il recupero delle somme a vario titolo ad esso dovute.
Il primo semestre 2011 si è concluso in coerenza con le aspettative comunicate alla fine dell’esercizio precedente. Il portafoglio ordini complessivo, così come l’equilibrio evidenziato dalla propria struttura patrimoniale e finanziaria, supportano l’aspettativa che anche i periodi successivi a quello oggetto di commento possano svilupparsi, salvo il verificarsi di eventi di natura straordinaria ad oggi non ragionevolmente identificabili, secondo le linee guida identificate alla fine del 2010.
Le condizioni di incertezza evidenziate dai mercati internazionali già nei precedenti periodi continuano a costituire un elemento di criticità per le imprese che operano in settori industriali caratterizzati da forti investimenti in capitale fisso come quelli in cui Impregilo opera. Nell’attesa che i principali indicatori a livello globale evidenzino tendenze più stabili di ripresa della produzione mondiale, si evidenzia che ai positivi segnali di reazione alla crisi finanziaria del 2008 da parte di alcuni tra i paesi con le economie maggiormente sviluppate e finanziariamente solide, si sono contrapposti nuovi sintomi di profonda instabilità in altre aree che hanno contribuito a mantenere il grado di incertezza generale su livelli ancora elevati.
Ssin dall’inizio dell'esercizio corrente si sta riscontrando una nuova fase critica in alcune economie importanti come quelle dell’area nord-africana. Tale fase ha visto alcuni paesi come la Tunisia, l’Egitto e la Libia, essere il teatro di forti tensioni interne rapidamente degenerate in conflitti politici di grande portata che hanno modificato i precedenti equilibri interni.
Lo sviluppo della situazione nel mercato libico ha costretto il gruppo a sospendere temporaneamente le proprie attività industriali nell’attesa che le condizioni politiche e sociali riprendano le necessarie caratteristiche di sicurezza e stabilità. Pur nell’assenza di significative criticità in merito agli investimenti effettuati in tale area, sostanzialmente coperti dalle anticipazioni contrattualmente previste e ricevute, si confermano le previsioni prudenziali che non considerano la ripresa delle attività produttive in Libia nell’esercizio in corso.
Il quadro macroeconomico evidenziato dal mercato italiano continua a presentare difficoltà nella ripresa dei livelli di produzione e di investimento anche in confronto alle altre economie europee. Tale quadro risulta ulteriormente penalizzato dalle nuove pressioni di carattere finanziario che hanno colpito l’Italia nell’ultima parte del periodo di riferimento e nel periodo immediatamente seguente.
I ricavi totali del Gruppo per il primo semestre 2011 ammontano complessivamente a € 1.004,0 milioni (€ 1.003,6 milioni per il corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Tale valore è stato realizzato per € 782,0 milioni, pari al 78% del totale, all’estero e riflette lo sviluppo dei settori Costruzioni (con ricavi per € 777,1 milioni, in crescita rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente dell’8%) e Concessioni (con ricavi per € 118,4 milioni, in crescita rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente del 5%). Tali risultati hanno consentito di contenere la prevista riduzione della produzione del settore Impianti derivante dal completamento dei progetti in portafoglio.
Il risultato operativo consolidato (EBIT) è positivo per € 85,0 milioni (€ 98,1 milioni) con un’incidenza complessiva sui ricavi (Return on Sales) del 8,5% (9,8%). A tale risultato hanno contribuito positivamente i settori Costruzioni per € 82,0 milioni (R.o.S. del 10,6%) e Concessioni per € 43,1 milioni (R.o.S. del 36,4%). Il settore Impianti, infine, ha evidenziato un risultato operativo negativo pari a € 20,7 milioni (negativo per € 22,1 milioni nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente).
Il risultato netto consolidato di pertinenza del gruppo per il primo semestre 2011 è positivo per €39,0 milioni (€ 60,4 milioni per l’esercizio precedente). Si sottolinea che il primo semestre del 2010 aveva beneficiato degli effetti di natura non ricorrente relativi alla cessione parziale della società controllata brasiliana Elog che erano stati pari a circa € 43,0 milioni.
La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2011 evidenzia un indebitamento netto pari a € 559,3 milioni rispetto ad un indebitamento netto di € 313,4 milioni registrato al 31 dicembre 2010. Tale variazione, allineata alle previsioni che il Gruppo aveva effettuato all’inizio del periodo, tiene conto del protrarsi degli inadempimenti delle amministrazioni pubbliche coinvolte nell’ambito dei progetti RSU Campania che non hanno ancora consentito al Gruppo Impregilo il recupero delle somme a vario titolo ad esso dovute.
Il primo semestre 2011 si è concluso in coerenza con le aspettative comunicate alla fine dell’esercizio precedente. Il portafoglio ordini complessivo, così come l’equilibrio evidenziato dalla propria struttura patrimoniale e finanziaria, supportano l’aspettativa che anche i periodi successivi a quello oggetto di commento possano svilupparsi, salvo il verificarsi di eventi di natura straordinaria ad oggi non ragionevolmente identificabili, secondo le linee guida identificate alla fine del 2010.