Investing.com - Il dollaro tocca un nuovo minimo di 13 mesi contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, in attesa dell’inizio del vertice della Federal Reserve edegli sviluppi politici a Washington.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 93,59, in calo dello 0,33% a 93,59 alle 09.30 a.m. ET (02.30 p.m. GMT) il minimo giugno 2016.
L’indice è sceso del 2% questo mese e dell’8% dall’inizio dell’anno.
Oggi ha inizio il vertice di due giorni della Fed, durante il quale non si prevedono variazioni della politica monetaria.
Gli operatori attenderanno i dettagli sulla riduzione del foglio di bilancio da 4,5 miliardi di dollari.
I dati deboli rilasciati di recente acceso i dubbi sulla possibilità che il programma di inasprimento prospettato venga rispettato.
Gli investitori restano concentrati sulle presunte interferenze della Russia durante la campagna presidenziale di Donald Trump.
Ieri Jared Kushner, genero di Trump e consigliere della Casa Bianca, ha dichiarato di aver incontrato dei funzionari russi quattro volte lo scorso anno, ma ha aggiunto di non avere dei legami con Mosca.
Il clima di incertezza politica contribuisce a ridurre le speranze sulla realizzazione delle promesse elettorali di Trump, come le nuove infrastrutture e la riforma fiscale. Le aspettative sulle riforme e lo stimolo fiscale del governo Trump avevano spinto il dollaro al massimo di 14 anni dopo le elezioni di novembre.
L’euro è in salita contro il biglietto verde, al massimo dall’agosto 2015, con il cambio EUR/USD in salita dello 0,45% a 1,1692.
L’euro è sostenuto dalle speranze che la BCE possa essere vicina ad una riduzione del programma di acquisti di bond.
L’euro è in salita anche contro lo yen, con il cambio EUR/JPY in salita dello 0,73% a 130,3.
Il biglietto verde è in salita contro lo yen, con la coppia USD/JPY in salita dello 0,3% a 111,42. Ieri il cambio ha toccato 110,61, il minimo da metà giugno.
Sulla valuta rifugio nipponica hanno pesato i repot sugli utili rilasciati negli USA, che hanno alimentato la propensione al rischio.