Investing.com - Il dollaro è in salita negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, sostenuto da un dollaro più debole, mentre la sterlina è in calo dopo l’avvio ufficiale della Brexit nel Regno Unito.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,21% a 100,00 negli scambi londinesi.
Lunedì l’indice ha toccato il minimo di quattro mesi e mezzo di 98,67, dopo il fallimento della riforma sulla sanità di Trump.
L’evento ha alimentato i timori che Trump possa incontrare difficoltà nel portare avanti l’agenda economica, che prevede tagli alle tasse e investimenti nelle infrastrutture.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,27% a 1,0736, staccandosi dal massimo di quattro mesi e mezzo di 1,0905 toccato lunedì.
I mercati hanno risentito inoltre della notizia diffusa ieri da Reuters secondo cui la BCE potrebbe cambiare il messaggio di politica monetaria di aprile, nei timori di un aumento dei tassi nei paesi periferici dell’unione monetaria.
Il biglietto verde è stato supportato dalle dichiarazioni di ieri dal Presidenti della Fed di Chicago Charles Evans e dal Presidenti della Fed di Dallas Robert Kaplan a favore di un ulteriore inasprimento della politica.
Il cambio USD/JPY è stabile a 111,03, staccandosi dal minimo quattro mesi toccato lunedì di 110,10.
La sterlina è in calo contro il dollaro, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,12% a 1,2418, ma è in salita contro l’euro, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,14% a 0,8644.
Il Primo Ministro britannico Theresa May ha attivato l’Articolo 50 del Trattato di Lisbona, che darà ufficialmente il via al processo di uscita dall’UE che si compirà alla fine di marzo 2019.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,16% a 0,7658 e il cambio NZD/USD scende dello 0,2% a 0,7017.