Investing.com - Il dollaro è in salita contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, mentre sulla moneta unica pesa l’incertezza politica.
Il cambio EUR/USD ha toccato il minimo di una settimana di 1,0662, e si è attestato a 1,0663, in calo dello 0,77%.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,29% a 99,98.
Il sentimento sull’euro è stato colpito dai timori sulla possibilità di un risultato shock alle elezioni presidenziali francesi di questa primavera, sulla scia della Brexit e delle elezioni di Trump.
Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra Front National, ha lanciato la campagna elettorale questa domenica, con la promessa di uscire dalla zona euro e proteggere la Francia dalla globalizzazione.
I timori sul salvataggio della Grecia ed una serie di sondaggi d’opinione in Germania hanno contribuito ad impensierire gli investitori.
La moneta unica è andata ulteriormente sotto pressione dopo che il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha smentito le voci di una riduzione del programma di stimolo.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,46% a 112,23, staccandosi dal minimo overnight di 111,58, il minimo dal 29 novembre.
Il dollaro si era indebolito contro lo yen valuta rifugio a causa delle politiche economiche poco chiare di Donald Trump.
La sterlina è in calo, con il cambio GBP/USD giù dello 0,82% a 1,2367, mentre continua per il secondo giorno il dibattito parlamentare sul decreto che permetterà al Primo Ministro Theresa May di attuare la Brexit.
È in calo il dollaro australiano, con il cambio AUD/USD giù dello 0,44% a 0,7624.
La Reserve Bank of Australia ha lasciato invariati i tassi durante il primo vertice di politica del 2017, dichiarando che il ritmo lento della crescita registrato di recente è temporaneo e non ostacolerà la ripresa.