Investing.com - Il dollaro è stabile contro l’euro e lo yen questo giovedì, mentre sui mercati globali è tornata la calma dopo i recenti selloff scatenati dai timori per l’impatto dell’indebolimento della crescita economica cinese sull’economia globale.
La coppia EUR/USD si è attestata a 1,1232, pressoché invariata sulla giornata dopo aver chiuso la seduta precedente in calo dello 0,82%.
Il dollaro resta supportato dai forti guadagni segnati durante la notte sulla scia di un’impennata a Wall Street.
Il giapponese Nikkei ha chiuso al rialzo questo giovedì, dal momento che i guadagni a Wall Street e la festività in Cina hanno incoraggiato la propensione al rischio.
Il cambio USD/JPY si è attestato a 120,37, dopo aver toccato il massimo di 120,69 durante la notte.
I guadagni del dollaro resteranno limitati in vista del report di domani sull’occupazione USA per il mese di agosto, report che sarà seguito con particolare attenzione dagli investitori che sperano di avere maggiori indicazioni su un eventuale aumento dei tassi di interesse a breve termine da parte della Federal Reserve.
Il recente clima di agitazione sui mercati finanziari globali ha scatenato i dubbi sull’eventuale decisione della Fed di non alzare i tassi di interesse dal minimo storico in occasione del vertice di politica monetaria del 17 settembre.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile al massimo di tre giorni di 95,92.
Nelle ultime sedute, il peggioramento delle prospettive per i titoli azionari ha fatto aumentare la richiesta di valute a basso rendimento come l’euro e lo yen.
Gli investitori di solito usano le valute a basso rendimento per finanziare le posizioni sulle valute e sui titoli con un rendimento più alto, una strategia chiamata "carry trade".
I traders attendono il vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea previsto nel corso della giornata, e si prevede che la banca abbassi le previsioni di inflazione per via del crollo del prezzo del greggio e del rallentamento della crescita in Cina.
La banca dovrebbe mantenere i tassi di interesse invariati.