Investing.com - Il dollaro guadagna terreno contro l’euro e lo yen questo mercoledì, ma i guadagni resteranno limitati per via del persistere dei timori per le prospettive economiche globali che continuano a pesare sul sentimento dei mercati.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,64% a 120,11 dopo aver precedentemente toccato il massimo di 120,46.
Il dollaro è salito dopo il rialzo segnato dall’indice Nikkei nei primi scambi, riducendo la richiesta dello yen.
Tuttavia, l’indice Nikkei ha chiuso in calo così come i titoli azionari cinesi nella seduta volatile di oggi dopo la serie di dati deludenti sul settore manifatturiero pubblicati ieri che hanno scatenato i timori per le prospettive economiche globali.
I report economici hanno rivelato che il settore industriale cinese si è contratto al tasso più veloce degli ultimi tre anni, mentre l’attività del settore manifatturiero in Europa e negli USA è risultata più debole del previsto.
Il dollaro sale anche contro l’euro, con la coppia EUR/USD giù dello 0,57% a 1,1257.
Il peggioramento delle prospettive per i titoli azionari ha fatto aumentare la richiesta di valute a basso rendimento come l’euro e lo yen nelle ultime sedute.
Gli investitori di solito usano le valute a basso rendimento per finanziare le posizioni sulle valute e sui titoli con un rendimento più alto, una strategia chiamata "carry trade".
Il dollaro resta sotto pressione inoltre tra i timori che il recente clima di agitazione sui mercati finanziari possa spingere la Federal Reserve a rinviare l’aumento dei tassi di interesse a breve termine.
Gli investitori seguiranno con particolare attenzione il report di venerdì sull’occupazione USA per il mese di agosto per avere maggiori indicazioni su un eventuale aumento dei tassi di interesse a breve termine.
Nel corso della giornata, gli USA pubblicheranno il report sulla crescita dei posti di lavoro nel settore privato.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,36% a 95,73, restando al di sopra del minimo di otto mesi segnato lunedì scorso di 92,52.