Investing.com – La sterlina ha cancellato le perdite contro il dollaro USA negli scambi di questo mercoledì, dopo i dati sulla compravendita di case negli USA molto migliori del mese scorso, nonostante i timori per la gestione della crisi del debito della zona euro continuino a pesare sul sentimento del mercato.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,6185, il minimo dal 14 settembre, per toccare quota 1,6227, in calo dello 0,10%.
Supporto a 1,6142, minimo del 14 settembre e resistenza a 1,6271, massimo giornaliero.
L’Associazione nazionale degli agenti immobiliari statunitensi ha mostrato in un report che la vendita di case esistenti negli USA è salita del 7,8%, ad un destagionalizzato 4,82 milioni di unità ad agosto, superando le aspettative per un aumento del 2% a 4,55 milioni di unità.
Il report segue i dati dell’U.S. Census Bureau che mostrano che le nuove costruzioni sono aumentati del 2,3% ad agosto, a 0,750 milioni, contro le aspettative di un aumento del 2,85% a 0,765 milioni.
Il report ha mostrato che il numero delle concessioni edilizie rilasciate ad agosto sono scese dell’1% ad destagionalizzato 0,803 milioni, contro le aspettative di un calo dell’1,8% a 0,796 milioni.
Gli investitori restano cauti dopo la notizia che la Germania sta tentando di bloccare le proposte di un’unione bancaria europea e la supervisione delle banche europee da parte della BCE.
I mercati restano vulnerabili anche dopo la notizia che il Primo Ministro Mariano Rajoy resta incerto sulla richiesta o meno del piano di acquisto di bond della BCE, che significherebbe chiedere un fondo di salvataggio permanente.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8041.
Intanto i verbali del meeting della Banca d’Inghilterra che hanno mostrato l’unanimità dei membri nel lasciare la politica invariata.
I policymakers BoE hanno votato 9 a zero a favore dei tassi di interesse invariato allo 0,5% al meeting di questo mese, ed ha lasciato il programma di allentamento quantitativo invariato a 375 miliardi di sterline.
I verbali hanno mostrato che alcuni dei membri della Commissione di Politica Monetaria hanno ritenuto che lo stimolo sia “più probabile” nel breve termine, mentre solo un membro si era espresso a favore di un allentamento quantitativo, nonostante il voto unanime.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,6185, il minimo dal 14 settembre, per toccare quota 1,6227, in calo dello 0,10%.
Supporto a 1,6142, minimo del 14 settembre e resistenza a 1,6271, massimo giornaliero.
L’Associazione nazionale degli agenti immobiliari statunitensi ha mostrato in un report che la vendita di case esistenti negli USA è salita del 7,8%, ad un destagionalizzato 4,82 milioni di unità ad agosto, superando le aspettative per un aumento del 2% a 4,55 milioni di unità.
Il report segue i dati dell’U.S. Census Bureau che mostrano che le nuove costruzioni sono aumentati del 2,3% ad agosto, a 0,750 milioni, contro le aspettative di un aumento del 2,85% a 0,765 milioni.
Il report ha mostrato che il numero delle concessioni edilizie rilasciate ad agosto sono scese dell’1% ad destagionalizzato 0,803 milioni, contro le aspettative di un calo dell’1,8% a 0,796 milioni.
Gli investitori restano cauti dopo la notizia che la Germania sta tentando di bloccare le proposte di un’unione bancaria europea e la supervisione delle banche europee da parte della BCE.
I mercati restano vulnerabili anche dopo la notizia che il Primo Ministro Mariano Rajoy resta incerto sulla richiesta o meno del piano di acquisto di bond della BCE, che significherebbe chiedere un fondo di salvataggio permanente.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8041.
Intanto i verbali del meeting della Banca d’Inghilterra che hanno mostrato l’unanimità dei membri nel lasciare la politica invariata.
I policymakers BoE hanno votato 9 a zero a favore dei tassi di interesse invariato allo 0,5% al meeting di questo mese, ed ha lasciato il programma di allentamento quantitativo invariato a 375 miliardi di sterline.
I verbali hanno mostrato che alcuni dei membri della Commissione di Politica Monetaria hanno ritenuto che lo stimolo sia “più probabile” nel breve termine, mentre solo un membro si era espresso a favore di un allentamento quantitativo, nonostante il voto unanime.