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Platino al minimo di 6 anni, pesa lo scandalo Volkswagen

Pubblicato 29.09.2015, 14:07
© Reuters.  Futures del platino al minimo dal 2009, pesa lo scandalo Volkswagen
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Investing.com - I futures del platino scendono al minimo dal gennaio del 2009 questo martedì, sul prezzo continuano a pesare i timori che lo scandalo sulle emissioni che ha coinvolto la Volkswagen (XETRA:VOWG) possa ridurre la domanda da parte del settore automobilistica.

Il platino con consegna a gennaio sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange crolla al minimo intraday di 899,60 dollari l’oncia, un livello che non si registrava da oltre sei anni, prima di ridurre le perdite e attestarsi a 913,45 dollari negli scambi della mattinata statunitense, in calo di 9,05 dollari, o dello 0,98%.

Ieri, il platino è crollato di 28,80 dollari, o del 3,03%. Il prezzo del metallo è andato sotto forte pressione alla vendita nelle ultime sedute a causa dello scandalo sulle emissioni della Volkswagen (XETRA:VOWG_p) che ha scatenato i timori per un calo della domanda.

I motori diesel sono prodotti principalmente con il platino.

Intanto, l’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scende di 5,40 dollari, o dello 0,48% a 1.126,30 dollari l’oncia troy.

Ieri, l’oro è crollato di 13,90 dollari, o dell’1,21% dopo che il Presidente della Federal Reserve di New York William Dudley ha dichiarato che la banca è ancora intenzionata ad alzare i tassi quest’anno e potrebbe farlo già in occasione del vertice di ottobre.

I commenti fanno eco alle parole di giovedì scorso della Presidente della Fed Janet Yellen, secondo cui i tassi potrebbero essere alzati nel 2015.

Secondo molti economisti, la Fed comincerà ad alzare i tassi a dicembre dopo aver mantenuto invariata la politica monetaria all’inizio del mese, tra i timori per l’economia globale, soprattutto per quella cinese.

Negli ultimi mesi, la tempistica dell’aumento dei tassi da parte della Fed è stata costantemente sotto i riflettori.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a dicembre sale di 0,6 centesimi, o dello 0,29%, a 2,258 dollari la libbra negli scambi del pomeriggio londinese.

Ieri, il rame è crollato di 3,2 centesimi, o dell’1,4% dopo i dati che hanno mostrato che gli utili delle industrie cinesi ad agosto sono crollati dell’8,8% rispetto all’anno precedente.

Nelle ultime settimane, il prezzo del rame è andato sotto forte pressione alla vendita tra i timori per un indebolimento economico globale scatenato dalla Cina, timori che hanno messo in guardia i traders e ridotto la propensione al rischio.

Col 40% della richiesta globale di rame lo scorso anno, la nazione asiatica è considerata il principale consumatore mondiale del metallo rosso.

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