Investing.com – L’euro si è staccato dal minimo di un mese contro la sterlina questo lunedì, dopo un report che ha mostrato che il settore dei servizi nel Regno Unito è cresciuto al ritmo più lento degli ultimi due anni ad ottobre; tuttavia i guadagni restano limitati dai timori sul voto parlamentare per l’austerity in Grecia.
Nella tarda mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP è rimbalzato 0,7985, il minimo dal 2 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,8010, in calo dello 0,01 sulla giornata%.
Supporto a 0,7985, il minimo della seduta e resistenza a 0,8027, massimo di venerdì.
L’indice del settore terziario britannico è sceso a 50,6 ad ottobre, contro una lettura di 52,2 a settembre. Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 52,0.
Il report ha mostrato che il numero delle nuove attività è sceso questo mese, e che le aziende hanno esaurito i lavori in sospeso.
I dati più deboli del previsto hanno alimentato i timori sulla ripresa economica e sulla possibilità di un ulteriore allentamento da parte della Banca d'Inghilterra.
L’euro è rimasto sotto pressione per via dei timori circa l’approvazione o meno di un pacchetto di tagli alle spese e di nuove tasse, che andrà al voto mercoledì e che deciderà se Atene riceverà o meno la nuova tranche di aiuti.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
L’euro è in calo contro il dollaro e contro lo yen, con EUR/USD in calo dello 0,33% a 1,2794 ed EUR/JPY in calo dello 0,57% to 102,68.
Nel corso della giornata, l’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati ufficiali sull’attività del terziario statunitense.
Nella tarda mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP è rimbalzato 0,7985, il minimo dal 2 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,8010, in calo dello 0,01 sulla giornata%.
Supporto a 0,7985, il minimo della seduta e resistenza a 0,8027, massimo di venerdì.
L’indice del settore terziario britannico è sceso a 50,6 ad ottobre, contro una lettura di 52,2 a settembre. Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 52,0.
Il report ha mostrato che il numero delle nuove attività è sceso questo mese, e che le aziende hanno esaurito i lavori in sospeso.
I dati più deboli del previsto hanno alimentato i timori sulla ripresa economica e sulla possibilità di un ulteriore allentamento da parte della Banca d'Inghilterra.
L’euro è rimasto sotto pressione per via dei timori circa l’approvazione o meno di un pacchetto di tagli alle spese e di nuove tasse, che andrà al voto mercoledì e che deciderà se Atene riceverà o meno la nuova tranche di aiuti.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
L’euro è in calo contro il dollaro e contro lo yen, con EUR/USD in calo dello 0,33% a 1,2794 ed EUR/JPY in calo dello 0,57% to 102,68.
Nel corso della giornata, l’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati ufficiali sull’attività del terziario statunitense.