Investing.com – L’euro è salito al massimo di 2 giorni contro lo yen questo lunedì, la richiesta di investimenti più rischiosi è aumentata dopo un’asta italiana ben accolta dai mercati e nelle speranze verso un intervento da parte delle banche centrali mondiali.
Nel pomeriggio degli scambi europei del pomeriggio il cambio EUR/JPY è salito a 96,38, il massimo dal 9 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 96,34, in salita dello 0,17%.
Supporto a 95,68, minimo dell’1 agosto e resistenza a 97m80, massimo del 7 agosto.
L’Italia ha visto salire il rendimento dei ttioli dopo un’asta di 8 miliardi di euro in titoli a12 mesi, ad un rendimento medio dell’1,69% contro l’1,55%.
Il sentimento sull’euro ha risentito positivamente dei dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia della Grecia si è contratta meno del previsto nel secondo trimestre.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia greca su è contratta del 6,2% nel trimestre a giugno, meno del calo previsto del 7% e meno della contrazione del 6,5% nel primo trimestre.
Ma il sentimento è rimasto fragile per via dell’incertezza sui dettagli e sui tempi della proposta della BCE di acquisto di bond atta ad abbassare i rendimenti spagnoli ed italiani.
I dati deboli nipponici hanno alimentato le aspettative che le banche centrali di tutto il mondo annunceranno presto delle misure di stimolo monetario per sostenere la crescita.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia nipponica è cresciuta dello 0,3% nel trimestre a giugno, solo la metà dello 0,6% previsto, dopo un aumento dell’1,2% nel primo trimestre; le esportazioni sono scese per via della crisi del debito della zona euro.
I dati hanno alimentato le speculazioni che la Banca del Giappone possa segnalare un allentamento monetario per sostenere la crescita, mentre gli investitori attendono i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della banca atteso per martedì.
La settimana scorsa la Banca del Giappone ha lasciato invariato il piano di acquisto di 70 mila miliardi di yen, ed ha tenuto invariati i tassi tra lo zero e lo 0,1%, un una decisione ampiamente prevista.
Lo yen è sceso contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,11%, a 78,35.
Nel corso della giornata non sono attesi dati importati, mentre i volumi sono ridotti con la gran parte degli operatori in ferie per le vacanze estive.
Nel pomeriggio degli scambi europei del pomeriggio il cambio EUR/JPY è salito a 96,38, il massimo dal 9 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 96,34, in salita dello 0,17%.
Supporto a 95,68, minimo dell’1 agosto e resistenza a 97m80, massimo del 7 agosto.
L’Italia ha visto salire il rendimento dei ttioli dopo un’asta di 8 miliardi di euro in titoli a12 mesi, ad un rendimento medio dell’1,69% contro l’1,55%.
Il sentimento sull’euro ha risentito positivamente dei dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia della Grecia si è contratta meno del previsto nel secondo trimestre.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia greca su è contratta del 6,2% nel trimestre a giugno, meno del calo previsto del 7% e meno della contrazione del 6,5% nel primo trimestre.
Ma il sentimento è rimasto fragile per via dell’incertezza sui dettagli e sui tempi della proposta della BCE di acquisto di bond atta ad abbassare i rendimenti spagnoli ed italiani.
I dati deboli nipponici hanno alimentato le aspettative che le banche centrali di tutto il mondo annunceranno presto delle misure di stimolo monetario per sostenere la crescita.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia nipponica è cresciuta dello 0,3% nel trimestre a giugno, solo la metà dello 0,6% previsto, dopo un aumento dell’1,2% nel primo trimestre; le esportazioni sono scese per via della crisi del debito della zona euro.
I dati hanno alimentato le speculazioni che la Banca del Giappone possa segnalare un allentamento monetario per sostenere la crescita, mentre gli investitori attendono i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della banca atteso per martedì.
La settimana scorsa la Banca del Giappone ha lasciato invariato il piano di acquisto di 70 mila miliardi di yen, ed ha tenuto invariati i tassi tra lo zero e lo 0,1%, un una decisione ampiamente prevista.
Lo yen è sceso contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,11%, a 78,35.
Nel corso della giornata non sono attesi dati importati, mentre i volumi sono ridotti con la gran parte degli operatori in ferie per le vacanze estive.