Investing.com – L’euro è salito contro il dollaro statunitense, in seguito ai dati tedeschi di ieri migliori del previsto che hanno spinto la domanda di moneta unica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3355, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3346, in salita dello 0,18%.
Supporto a 1,3284, minimo della seduta e resistenza a 1,3403, massimo del 14 gennaio e di 11 mesi.
I dati di ieri hanno mostrato che l’indice ZEW del sentimento economico tedesco è migliorato al livello più alto dal maggio 2012 questo mese, per via dei timori sull’allentamento della crisi nella zona euro.
L’euro ha toccato stamane i minimi della seduta contro il dollaro, dopo l’annuncio della BoJ che ha deluso le aspettative dei mercati, che prevedevano misure più aggressive ed interventi immediati.
La Banca del Giappone ha dichiarato ieri di aver adottato il target di inflazione del 2% e di essersi impegnata in un acquisto “illimitato” di bond per il prossimo anno, in seguito alle pressioni politiche del governo del Primo Ministro Shinzo Abe verso ulteriori sforzi per combattere la deflazione.
L’euro ha cancellato le perdite contro lo yen, con il cambio EUR/JPY in salita dello 0,03% a 118,19, dal minimo della seduta di 117,06, con EUR/GBP in salita dello 0,03% a 0,8413.
La sterlina si è rafforzata dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che il numero dei richiedenti sussidio di disoccupazione nel Regno Unito è sceso al livello più basso dal giugno 2011 a dicembre.
Intanto, il verbale del vertice di gennaio della BoE ha mostrato che alcuni membri del comitato di politica monetaria si sono mostrato sicuri della non necessità di ulteriori allentamenti.
Ma il sentimento resta fragile dopo che stamane il Primo Ministro Britannico David Cameron si è impegnato a tenere un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea prima della fine del 2017, se vincerà le elezioni nel 2015.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3355, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3346, in salita dello 0,18%.
Supporto a 1,3284, minimo della seduta e resistenza a 1,3403, massimo del 14 gennaio e di 11 mesi.
I dati di ieri hanno mostrato che l’indice ZEW del sentimento economico tedesco è migliorato al livello più alto dal maggio 2012 questo mese, per via dei timori sull’allentamento della crisi nella zona euro.
L’euro ha toccato stamane i minimi della seduta contro il dollaro, dopo l’annuncio della BoJ che ha deluso le aspettative dei mercati, che prevedevano misure più aggressive ed interventi immediati.
La Banca del Giappone ha dichiarato ieri di aver adottato il target di inflazione del 2% e di essersi impegnata in un acquisto “illimitato” di bond per il prossimo anno, in seguito alle pressioni politiche del governo del Primo Ministro Shinzo Abe verso ulteriori sforzi per combattere la deflazione.
L’euro ha cancellato le perdite contro lo yen, con il cambio EUR/JPY in salita dello 0,03% a 118,19, dal minimo della seduta di 117,06, con EUR/GBP in salita dello 0,03% a 0,8413.
La sterlina si è rafforzata dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che il numero dei richiedenti sussidio di disoccupazione nel Regno Unito è sceso al livello più basso dal giugno 2011 a dicembre.
Intanto, il verbale del vertice di gennaio della BoE ha mostrato che alcuni membri del comitato di politica monetaria si sono mostrato sicuri della non necessità di ulteriori allentamenti.
Ma il sentimento resta fragile dopo che stamane il Primo Ministro Britannico David Cameron si è impegnato a tenere un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea prima della fine del 2017, se vincerà le elezioni nel 2015.