Investing.com - L’euro è in calo contro il dollaro questo giovedì, dopo che la Banca Centrale Europea ha dichiarato che è possibile un aumento del programma di quantitative easing per via dei rischi legati alle previsioni di inflazione.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,86% a 1,1127 dalla lettura precedente di 1,1231.
L’euro è sceso dopo che il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che il programma di acquisti di asset della banca è flessibile e può essere variato per quanto riguarda l’ampiezza, la composizione e la durata del programma.
La BCE ha lanciato il programma di acquisti da 60 miliardi di euro al mese a marzo, dopo che il blocco della moneta unica è entrato brevemente in deflazione; il programma dovrebbe terminare a settembre 2016.
Draghi ha aggiunto che il limite della quota sul programma di acquisti è stata aumentata dal 25% al 33%, ciò significa che la BCE può acquistare una parte maggiore di un singolo asset.
La banca centrale ha tagliato le previsioni di crescita ed inflazione per via del crollo dei prezzi del greggio e del rallentamento della crescita in Cina.
Attualmente è prevista un’inflazione dello 0,1% nel 2015, contro lo 0,3% precedentemente previsto; per il 2016 è prevista un’impennata dell’1,1%.
La banca ha abbassato le previsioni di crescita economica per quest’anno all’1,4% dall’1,5%. Per il 2016 si prevede un aumento dell’1,7% e per il 2017 dell’1,8%.
La moneta unica è in calo contro lo yen e la sterlina, con il cambio EUR/JPY giù dell’1,01% a 133,72 e la coppia EUR/GBP in calo dello 0,63% a 0,7291.
Negli USA, il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione la settimana scorsa è aumentato di 12.000 unità, a 282.000.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 5.000 unità.
Un secondo report ha mostrato che il deficit commerciale USA è sceso del 7,4% a luglio, a 41,9 miliardi di dollari, il minimo degli ultimi 5 mesi.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,53%, a 96,39, sostenuto da un euro più debole.
Gli investitori attendono inoltre il report sull’occupazione non agricola previsto per domani per avere maggiori indicazioni sulla possibilità di un aumento dei tassi di interesse a breve termine.
Il recente caos sui mercati finanziari globali potrebbe spingere la Fed a non alzare i tassi di interesse dal minimo storico in occasione del vertice di politica monetaria che si terrà il 17 settembre.