Investing.com – L’euro è in salita oggi nei confronti del dollaro e dello yen, mentre i mercati attendono l’esito dei negoziati di greci; ma la moneta unica si avvicina al minimo storico contro il dollaro australiano dopo che la Reserve Bank of Australia ha lasciato il tasso di interesse invariato.
Durante gli scambi della tarda mattinata europea, il cambio EUR/USD è salito dello 0,10% a 1,3142.
Il sentimento sull’euro resta supportato dalle aspettative di un imminente accordo tra i leader politici greci che possa evitare il default del debito sovrano.
Stamane il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker ha affermato di credere che la Grecia resterà nel blocco della moneta unica, a patto che il paese rispetti gli obblighi con gli altri paesi membri.
Nel corso della giornata proseguiranno i dialoghi tra il primo ministro greco Lucas Papademos ed i membri della coalizione dei partiti, dopo lo spostamento dei negoziati i negoziati a lunedì ed il mancato accordo nel weekend.
La Grecia deve trovare un accordo sul pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro entro il 15 febbraio, affinché si eviti un default alla scadenza del 20 marzo dei 14,5 miliardi di euro di bond.
L’euro è salito anche nei confronti della sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,14%, a 0,8309.
Nel Regno Unito i dati rilasciati dal British Retail Consortium oggi hanno mostrato che le vendite al dettaglio su base annua sono scese dello 0,3% a gennaio, dopo l’impennata del 2,2% nel mese precedente; i consumatori hanno tagliato le pese dopo gli sconti che hanno spinto le vendite nel periodo di Natale.
La moneta unica si è indebolita salito contro lo yen ed il franco svizzero, con EUR/JPY in calo dello 079% a 99,98 e EUR/CHF in calo dello 0,12% a 1,2066.
La banca nazionale svizzera ha dichiarato che le riserve in valute estere sono scese a 227,2 miliardi di franchi svizzeri a gennaio, dai 254.3 miliardi del mese precedente.
L’euro è rimasto vicino ai record minimi storico contro i dollari australiani e neozelandesi, con EUR/AUD in calo dello 0,54% a 1,2174 ed EUR/NZD già dello 0,17% a 1,5718.
L’”aussie” è salito dopo che la Reserve Bank of Australia ha lasciato il tasso di interesse invariato al 4,25%, contro le aspettative di un calo dello 0.25%, ma la banca non ha escluso delle misure di allentamento della politica monetaria se la domanda interna dovesse ulteriormente diminuire.
Il governato della RBA, Glenn Stevens, ha dichiarato “il sentimento dei mercati finanziari, nonostante sia rimasto ballerino, ha mostrato dei miglioramenti da inizio dicembre.”
L’euro è salito contro il dollar canadese, with EUR/CAD in salita dello 0,12% a 1,3092.
Nel corso della giornata, la Germania pubblicherà I dati ufficiali sulla produzione industriale, mentre il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, riferirà sulle previsioni economiche e la situazione del bilancio federale davanti alla Commissione al Bilancio del Senato a Washington.
Durante gli scambi della tarda mattinata europea, il cambio EUR/USD è salito dello 0,10% a 1,3142.
Il sentimento sull’euro resta supportato dalle aspettative di un imminente accordo tra i leader politici greci che possa evitare il default del debito sovrano.
Stamane il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker ha affermato di credere che la Grecia resterà nel blocco della moneta unica, a patto che il paese rispetti gli obblighi con gli altri paesi membri.
Nel corso della giornata proseguiranno i dialoghi tra il primo ministro greco Lucas Papademos ed i membri della coalizione dei partiti, dopo lo spostamento dei negoziati i negoziati a lunedì ed il mancato accordo nel weekend.
La Grecia deve trovare un accordo sul pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro entro il 15 febbraio, affinché si eviti un default alla scadenza del 20 marzo dei 14,5 miliardi di euro di bond.
L’euro è salito anche nei confronti della sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,14%, a 0,8309.
Nel Regno Unito i dati rilasciati dal British Retail Consortium oggi hanno mostrato che le vendite al dettaglio su base annua sono scese dello 0,3% a gennaio, dopo l’impennata del 2,2% nel mese precedente; i consumatori hanno tagliato le pese dopo gli sconti che hanno spinto le vendite nel periodo di Natale.
La moneta unica si è indebolita salito contro lo yen ed il franco svizzero, con EUR/JPY in calo dello 079% a 99,98 e EUR/CHF in calo dello 0,12% a 1,2066.
La banca nazionale svizzera ha dichiarato che le riserve in valute estere sono scese a 227,2 miliardi di franchi svizzeri a gennaio, dai 254.3 miliardi del mese precedente.
L’euro è rimasto vicino ai record minimi storico contro i dollari australiani e neozelandesi, con EUR/AUD in calo dello 0,54% a 1,2174 ed EUR/NZD già dello 0,17% a 1,5718.
L’”aussie” è salito dopo che la Reserve Bank of Australia ha lasciato il tasso di interesse invariato al 4,25%, contro le aspettative di un calo dello 0.25%, ma la banca non ha escluso delle misure di allentamento della politica monetaria se la domanda interna dovesse ulteriormente diminuire.
Il governato della RBA, Glenn Stevens, ha dichiarato “il sentimento dei mercati finanziari, nonostante sia rimasto ballerino, ha mostrato dei miglioramenti da inizio dicembre.”
L’euro è salito contro il dollar canadese, with EUR/CAD in salita dello 0,12% a 1,3092.
Nel corso della giornata, la Germania pubblicherà I dati ufficiali sulla produzione industriale, mentre il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, riferirà sulle previsioni economiche e la situazione del bilancio federale davanti alla Commissione al Bilancio del Senato a Washington.