Investing.com – L’euro è in calo contro il dollaro statunitense questo venerdì, in seguito al rilascio di dati statunitensi piuttosto negativi, che hanno acceso il timore sulla ripresa economica del paese; tuttavia i guadagni sono stati limitati dai timori per il debito statunitense.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio EUR/USD ha toccato 1,3270, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3302, in calo dello 0,55%.
Supporto a 1,3249, minimo dell’11 gennaio e resistenza a 1,3398, massimo della giornata.
In un report preliminare dell’Università del Michigan ha mostrato che il sentimento dei consumatori statunitensi è sceso a 71,3 a gennaio, il minimo dal dicembre 2011, da una lettura di 72,9 nel mese precedente, deludendo le aspettative di un miglioramento a 75,0.
Intanto continua a pesare l’incertezza sugli sviluppi relativi al tetto del debito statunitense, dopo che il Presidente Barack Obama ha chiesto ai Repubblicani di approvare l’aumento del tetto massimo senza chiedere in cambio alcuna concessione politica.
Ieri Christine Lagarde, a capo del Fondo Monetario Internazionale, ha avvisato che la lotta sull’aumento del debito statunitense potrebbe avere degli effetti “catastrofici” sull’economia globale, se non sarà risolta in tempo.
Il sentimento è migliorato in seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato che il prodotto interno lordo in Cina è salito al 7,9% per il quarto trimestre rispetto all’anno precedente, contro le aspettative di un aumento del 7,8%, dopo un aumento del 7,4% nel trimestre precedente.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP su dello 0,15% a 0,8376.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono scese dello 0,1% a dicembre, disattendendo le aspettative di un aumento dello 0,2%, dopo una lettura invariata nel mese precedente.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio EUR/USD ha toccato 1,3270, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3302, in calo dello 0,55%.
Supporto a 1,3249, minimo dell’11 gennaio e resistenza a 1,3398, massimo della giornata.
In un report preliminare dell’Università del Michigan ha mostrato che il sentimento dei consumatori statunitensi è sceso a 71,3 a gennaio, il minimo dal dicembre 2011, da una lettura di 72,9 nel mese precedente, deludendo le aspettative di un miglioramento a 75,0.
Intanto continua a pesare l’incertezza sugli sviluppi relativi al tetto del debito statunitense, dopo che il Presidente Barack Obama ha chiesto ai Repubblicani di approvare l’aumento del tetto massimo senza chiedere in cambio alcuna concessione politica.
Ieri Christine Lagarde, a capo del Fondo Monetario Internazionale, ha avvisato che la lotta sull’aumento del debito statunitense potrebbe avere degli effetti “catastrofici” sull’economia globale, se non sarà risolta in tempo.
Il sentimento è migliorato in seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato che il prodotto interno lordo in Cina è salito al 7,9% per il quarto trimestre rispetto all’anno precedente, contro le aspettative di un aumento del 7,8%, dopo un aumento del 7,4% nel trimestre precedente.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP su dello 0,15% a 0,8376.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono scese dello 0,1% a dicembre, disattendendo le aspettative di un aumento dello 0,2%, dopo una lettura invariata nel mese precedente.