Investing.com – L’euro ha toccato i minimi della seduta contro il dollaro statunitense questo mercoledì, dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che un aumento migliore del previsto delle vendite al dettaglio a febbraio, sostenendo la ripresa economica del paese.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2963, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2965, in calo dello 0,06%.
Supporto a 1,2978, minimo del 10 dicembre e resistenza a 1,3063, massimo della seduta.
Il Dipartimento per il Lavoro Statunitese ha diciarato che le vendite al dettaglio USA sono salite dell’1,1% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono salite più del previsto, toccando +1% contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
I dati hanno alimentato l’ottimismo che la ripresa negli USA stia guadagnando terreno, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato un aumento dell’occupazione a gennaio ed un calo del tasso di disoccupazione USA a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che l’Italia ha visto salire il rendimento dei titoli a 3 anni al livello più alto da dicembre, nel corso della prima asta successiva al declassamento dell’agenzia di rating Fitch la scorsa settimana, per via dell’esito delle elezioni.
Il tesoro italiano ha collocato 3,32 miliardi di dollari nei bond a 3 anni, ad un rendimento medio del 2,48%, contro il 2,30% durante un’asta simile tenutasi lo scorso mese.
Il rendimento dei titoli a 15 anni è salito a 4,90 dal 4,80% di gennaio.
L’euro è sceso ai minimi della seduta contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,72% a 0,8682 ed EUR/JPY in calo dello 0,64% a 124,40.
Stamane i dati hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è scesa dello 0,4% a gennaio, da dicembre, superando le aspettative di un calo dello 0,1%.
I dati più deboli del previsto hanno sottolineato i timori sulle previsioni economiche della regione.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2963, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2965, in calo dello 0,06%.
Supporto a 1,2978, minimo del 10 dicembre e resistenza a 1,3063, massimo della seduta.
Il Dipartimento per il Lavoro Statunitese ha diciarato che le vendite al dettaglio USA sono salite dell’1,1% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono salite più del previsto, toccando +1% contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
I dati hanno alimentato l’ottimismo che la ripresa negli USA stia guadagnando terreno, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato un aumento dell’occupazione a gennaio ed un calo del tasso di disoccupazione USA a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che l’Italia ha visto salire il rendimento dei titoli a 3 anni al livello più alto da dicembre, nel corso della prima asta successiva al declassamento dell’agenzia di rating Fitch la scorsa settimana, per via dell’esito delle elezioni.
Il tesoro italiano ha collocato 3,32 miliardi di dollari nei bond a 3 anni, ad un rendimento medio del 2,48%, contro il 2,30% durante un’asta simile tenutasi lo scorso mese.
Il rendimento dei titoli a 15 anni è salito a 4,90 dal 4,80% di gennaio.
L’euro è sceso ai minimi della seduta contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,72% a 0,8682 ed EUR/JPY in calo dello 0,64% a 124,40.
Stamane i dati hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è scesa dello 0,4% a gennaio, da dicembre, superando le aspettative di un calo dello 0,1%.
I dati più deboli del previsto hanno sottolineato i timori sulle previsioni economiche della regione.